Emilia Romagna: lungo la Ciclovia del Sole fino alla Locanda del Toro per respirare storia di motori
- di RED-ROM
- in Viaggi e Turismo
(PRIMAPRESS) - EMILIA ROMAGNA - L’autunno, quello non piovoso ma con l’aria intrisa di profumo di sottobosco e con i colori che si declinano dal rosso violaceo al giallo intenso, è la stagione migliore per scoprire l’itinerario della Ciclovia del Sole: 50 chilometri di purissimo distillato di Emilia come è stato definito questo percorso che corre da Mirandola a Bologna, costeggiando a tratti il fiume Panaro e del Reno e toccando piccoli borghi con il pregio di essere rimasti intatti con la loro natura agricola. Partire da Mirandola è già una suggestione per la storia di questa cittadina che diede i natali al filosofo del ‘400, Pico della Mirandola e le cui architetture rinascimentali sono una una unicità. Nei dintorni le Valli Mirandolesi si inseriscono in parte della Rete ecologica europea Natura 2000, occasione per fermarsi a fare del birdwatching.
Ma sulla strada dove la bicicletta è protagonista assoluta, c’è anche spazio per una sosta ispirata al mondo dei motori che ha caratterizzato la storia economica dell’Emilia. A Calderara di Reno, infatti, si può dormire in un piccolo hotel che racconta già dal suo nome una storia di motori: La Locanda del Toro. E il toro in questione, anche se ci si trova all’interno di un podere agricolo (Podere Casanova), è quello del marchio automobilistico Lamborghini. La proprietà, infatti, è appartenuta all’ingegnere Paolo Stanzani che insieme a Gandini e Dallara aveva progettato la Miura e poi la supercar Countach. Presso la Locanda l’accoglienza è curata da Mirella e Chiara Stanzani. Mirella si dedica agli ospiti e alla preparazione delle colazioni, sfornando quotidianamente piatti della tradizione locale. E’ proprio qui che domani l’editore Giorgio Nada presenterà il suo volume monografico dedicato alla Countach
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