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Mondavio rievoca l'arrivo di Giovanni Della Rovere

(PRIMAPRESS) - MONDAVIO –Presentato oggi al Comune di Mondavio l’edizione numero 55 della rievocazione storica della Caccia al Cinghiale in onore dell’arrivo di Giovanni Della Rovere e dei dignitari del Ducato d’Urbino per la presa di possesso del Vicariato che era stato offerto in dono da Papa Pio Sisto IV. La cittadina marchigiana per quattro giorni entrerà nella macchina del tempo con un programma di eventi che avranno inizio il prossimo 12 Agosto per terminare con l’esplosione di fuochi d’artificio del giorno di Ferragosto. “La longevità di questo evento – ha sottolineato il sindaco Federico Talè – fa comprendere come esso sia fortemente partecipato dallo spirito di collaborazione di tutta la città con una capacità di attrarre un turismo internazionale che ci vede inseriti tra i Borghi più belli d’Italia ma anche tra i comuni che utilizzano energia prodotta da fonti rinnovabili”. Il programma si aprirà con il tradizionale Banchetto Rinascimentale al Chiostro di San Francesco che coniugherà storia con le tradizioni gastronomiche del territorio. “La rievocazione della Caccia al Cinghiale ha i suoi punti di forza nel rigore della ricerca storica degli abiti e dei cerimoniali quattrocenteschi che ovviamente non avrebbero lo stresso effetto emozionale se lo scenario intorno non fosse quello caratterizzato dalle architetture stupendamente conservate della rocca fortificata”, ha spiegato Maurizio Galassi, il presidente della Pro Loco di Mondavio che da sempre è tra i principali organizzatori della manifestazione storica. Tra le suggestioni di questa edizione, oltre alla cornice del gruppo di balestrieri e sbandieratori, ci sarà la gigantesca proiezione di immagini in 3D che avvolgeranno interamente le mura della rocca. Il tema delle proiezioni sarà “Atlantide, la città perduta” con una sceneggiatura di Vincenzo Frigo, Carlo Bellagamba, Elena Vitaioli e Riccardo Sabatini mentre nel borgo si diffonderanno le voci di Giove e Nettuno nel doppiaggio di Luca Bernardini ed Enrico Cattaneo. Tra gli smerli della torre medievale le figure dei ballerini Giovanni Lampugnani ed Elisabetta Bertolo, appariranno come ombre mitologiche.     - (PRIMAPRESS)