Turismo sulla neve: dall’Alto Adige al Veneto con gli sci ai piedi con la “metro di superficie” degli impianti a fune
- di RED-ROM
- in Viaggi e Turismo
(PRIMAPRESS) - CORTINA - Una "metropolitana" da prendere con gli sci ai piedi percorrendo tutto d'un fiato in un percorso dall'Alta Badia a Cortina, o concedendosi dei ritmi decisamente più slow con tappe nel circuito di ski aree tra l'Alto Adige e il Veneto.
Dai paesi dell’Alta Badia si raggiunge la località Armentarola dove ad attendere ci sono pulmini che portano in cima al passo Falzarego. Da qui si raggiungono l’area Lagazuoi, l’area 5 Torri e – attraverso il nuovo Cortina Skyline – l’area delle Tofane, per poi proseguire verso Faloria e Ra Valles. È questa la bellezza di questa proposta: si tratta di un viaggio tra tradizioni e culture diverse, dal ladino al bellunese, dalle cime intorno al Sellaronda alle sagome inconfondibili delle Dolomiti, scoprendo mondi differenti dal punto di vista dei paesaggi, delle piste, delle tradizioni gastronomiche e perfino della lingua. Si parte dal cuore dell’Alta Badia, a Movimënt, l’altipiano a 2000 metri di altitudine accessibile unicamente con gli impianti a fune, nell’ottica di liberare le montagne dal traffico delle auto. Alle 8.30da La Villa si sale a Piz La Ila, si scia sulla pista Bamby e con la seggiovia si raggiunge il collegamento La Fraina – Armentarola, dove troviamo il servizio di taxibus per il passo Falzarego. È la porta di accesso fino a Cortina Skiword e a Col Gallina, dove tradizionalmente si inaugura la stagione invernale. Si prosegue verso Bai de Dones, e poi giù fino a Son dei Prade a bordo della nuova cabinovia Cortina Skyline, che collega la ski area delle Tofane e quella di 5 Torri con un viaggio a volo d’angelo di quindici minuti. Da Son dei Prade si prende la seggiovia Olympia per risalire. La pista Coston del Falco permette di spostarsi verso Rumerlo, dove parte la Tofana Express (seggiovia a sei posti). Si scia così fino a Pié Tofana e si prosegue giù per il Muro de Ra Cioures in direzione Colfiere: la stazione intermedia della Freccia nel Cielo, la cabinovia che permette di “ricircolare” costantemente sulle piste in quota. Nell’area delle Tofane esploriamo le piste dei Mondiali – e delle future Olimpiadi invernali. A questo punto possiamo continuare a sciare lungo le piste di Faloria, dove c’è abbondante neve fino a maggio, oppure prendere la Freccia nel Cielo per raggiungere Ra Valles. Da Ra Valles si scende lungo la Forcella Rossa – una pista nera così difficile da avere un vero e proprio fan club dedicato– fino a Pié Tofana. Un altro giro sulla seggiovia Rumerlo-Duca d’Aosta per prendere – dopo un tratto di pista Olympia – la Tofanina e lo skiweg in direzione Son dei Prade. Qui si torna sulla Cortina Skyline fino a Bai de Dones, per dedicarsi all’area 5 Torri, servita dall’omonima seggiovia, dominata da guglie spettacolari. Senza dimenticare una discesa dalla pista Lacedelli, inaugurata per i mondiali 2021, si raggiunge le seggiovie Potor e poi Croda Negra, con l’omonima pista. Saliamo a Falzarego con gli impianti e puntiamo verso il Lagazuoi, accessibile in funivia. In cima troviamo il Lagazuoi Expo Dolomiti, area espositiva tra le più alte in Europa. Ecco che ritroviamo la pista dell’Armentarola, la più lunga di Cortina, immersa nel Parco Naturale di Fanes Sennes e Braies, vero “ponte” verso l’Alta Badia. Arrivati in fondo siamo di nuovo in territorio ladino.
Naturalmente il percorso può anche essere fatto al contrario, partendo dalla Freccia nel Cielo di Cortina per poi arrivare in Alta Badia, e rientrare nuovamente a Cortina. - (PRIMAPRESS)
Dai paesi dell’Alta Badia si raggiunge la località Armentarola dove ad attendere ci sono pulmini che portano in cima al passo Falzarego. Da qui si raggiungono l’area Lagazuoi, l’area 5 Torri e – attraverso il nuovo Cortina Skyline – l’area delle Tofane, per poi proseguire verso Faloria e Ra Valles. È questa la bellezza di questa proposta: si tratta di un viaggio tra tradizioni e culture diverse, dal ladino al bellunese, dalle cime intorno al Sellaronda alle sagome inconfondibili delle Dolomiti, scoprendo mondi differenti dal punto di vista dei paesaggi, delle piste, delle tradizioni gastronomiche e perfino della lingua. Si parte dal cuore dell’Alta Badia, a Movimënt, l’altipiano a 2000 metri di altitudine accessibile unicamente con gli impianti a fune, nell’ottica di liberare le montagne dal traffico delle auto. Alle 8.30da La Villa si sale a Piz La Ila, si scia sulla pista Bamby e con la seggiovia si raggiunge il collegamento La Fraina – Armentarola, dove troviamo il servizio di taxibus per il passo Falzarego. È la porta di accesso fino a Cortina Skiword e a Col Gallina, dove tradizionalmente si inaugura la stagione invernale. Si prosegue verso Bai de Dones, e poi giù fino a Son dei Prade a bordo della nuova cabinovia Cortina Skyline, che collega la ski area delle Tofane e quella di 5 Torri con un viaggio a volo d’angelo di quindici minuti. Da Son dei Prade si prende la seggiovia Olympia per risalire. La pista Coston del Falco permette di spostarsi verso Rumerlo, dove parte la Tofana Express (seggiovia a sei posti). Si scia così fino a Pié Tofana e si prosegue giù per il Muro de Ra Cioures in direzione Colfiere: la stazione intermedia della Freccia nel Cielo, la cabinovia che permette di “ricircolare” costantemente sulle piste in quota. Nell’area delle Tofane esploriamo le piste dei Mondiali – e delle future Olimpiadi invernali. A questo punto possiamo continuare a sciare lungo le piste di Faloria, dove c’è abbondante neve fino a maggio, oppure prendere la Freccia nel Cielo per raggiungere Ra Valles. Da Ra Valles si scende lungo la Forcella Rossa – una pista nera così difficile da avere un vero e proprio fan club dedicato– fino a Pié Tofana. Un altro giro sulla seggiovia Rumerlo-Duca d’Aosta per prendere – dopo un tratto di pista Olympia – la Tofanina e lo skiweg in direzione Son dei Prade. Qui si torna sulla Cortina Skyline fino a Bai de Dones, per dedicarsi all’area 5 Torri, servita dall’omonima seggiovia, dominata da guglie spettacolari. Senza dimenticare una discesa dalla pista Lacedelli, inaugurata per i mondiali 2021, si raggiunge le seggiovie Potor e poi Croda Negra, con l’omonima pista. Saliamo a Falzarego con gli impianti e puntiamo verso il Lagazuoi, accessibile in funivia. In cima troviamo il Lagazuoi Expo Dolomiti, area espositiva tra le più alte in Europa. Ecco che ritroviamo la pista dell’Armentarola, la più lunga di Cortina, immersa nel Parco Naturale di Fanes Sennes e Braies, vero “ponte” verso l’Alta Badia. Arrivati in fondo siamo di nuovo in territorio ladino.
Naturalmente il percorso può anche essere fatto al contrario, partendo dalla Freccia nel Cielo di Cortina per poi arrivare in Alta Badia, e rientrare nuovamente a Cortina. - (PRIMAPRESS)