Boeing 777 scomparso: protesta dei familiari davanti ambasciata malese a Pechino
- di RED-CENTRALE
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(PRIMAPRESS) - PECHINO - Circa 200 cittadini cinesi stanno manifestando davanti all'ambasciata della Malaysia a Pechino all'indomani dell'annuncio delle autorità malesi sulla tragica fine del Boeing 777, inabissatosi nell'Oceano Indiano. "Restituiteci i nostri cari!" hanno urlato disperati i parenti delle vittime, mentre la forze dell'ordine hanno bloccato gli accessi alla cancelleria malese per evitare eventuali irruzioni all'interno della sede diplomatica. I manifestanti sono alloggiati ormai da oltre due settimane in un hotel della capitale cinese dove si sono tenuti incontri regolari con le autorità malesi. Questa mattina hanno percorso a piedi il tratto che separa l'hotel dall'ambasciata, urlando la propria rabbia e disperazione. "Il governo malese è assassino", ha urlato uno dei parenti delle vittime. Molti di loro sono convinti che Kuala Lumpur stia nascondendo la verità su quanto accaduto l'8 marzo scorso, alla scomparsa del volo MH370, che aveva tra i suoi passeggeri anche 153 cinesi. I parenti dei passeggeri dispersi nell'incidente hanno lasciato di buon ora l'hotel Lido, dove nei giorni scorsi era stata organizzata una centrale operativa sul caso. Alcuni pullman che dovevano trasportare i parenti delle vittime dell'incidente aereo sono stati bloccati, ma molti quelli che stanno raggiungendo l'ambasciata malese a piedi.
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