Rino Di Martino con il suo Inno all'Amore alla Casa del Mandolino a Napoli
- di Giuseppe Giorgio
- in Campania
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Atteso ed emozionante appuntamento alla Casa del Mandolino e delle Arti del Mediterraneo, dove sabato 1 giugno 2024 alle ore 20.00, con un titolo come “Inno all'amore” che non può fare a meno di riportare alla memoria quel francese “Hymne à l'Amour” di Edith Piaf, sarà di scena l'attore e cantante Rino Di Martino. Per il pubblico dell'accogliente spazio di piazzetta Museo Filangieri, un momento musicale e poetico pronto a presentare un artista da sempre diviso tra il teatro impegnato e le espressioni di una Napoli senza tempo. Un attore affermato ed un elegante chansonnier che, accompagnato al pianoforte dal maestro Gabriella De Carlo, proporrà un concerto dedicato all'Amore. Un momento di spettacolo ricco di passione, versi e struggenti melodie, per un magico itinerario costellato dalle più belle canzoni e poesie dedicate all'amore appartenenti alla produzione dei più grandi autori napoletani. Un percorso canoro che partendo dalla canzone anonima del '600 culminerà tra le note e le parole della canzone del '900. Il tutto, intervallato da quelle poesie diventate celebri per intensità e bellezza. Affrontando le composizioni e i versi di autori come Antonio de Curtis (in arte Totò), Gabriele D' Annunzio, Salvatore Di Giacomo, Vincenzo Russo, Ernesto Murolo, Libero Bovio, ed Ernesto Tagliaferri, il bravo Rino Di Martino accompagnerà per mano il pubblico in una dimensione senza età fatta fatta di suoni, di antiche armonie e magiche melodie. A prendere corpo, con la direzione artistica del maestro Mario Squillante, sarà, attraverso la voce e la recitazione di Di Martino e il pianoforte della De Carlo, un momento di amore recitato e cantato tutto proiettato verso il sogno di una Napoli ancora dorata. In scaletta, tra poesie e canzoni, pezzi celebri come “Lu cardillo”, “Fenesta Vascia”, “Pianefforte 'e notte”, “Raziella”, “'E Spingole Frangese”, “Reginella”, “Mariannì” “Mandulinata a Napule”, “Malafemmena”, 'Na tavernella” ed “Era de Maggio”. - (PRIMAPRESS)