Trasporti: Valle Caudina isolata da sempre, progetti mai decollati
- di Alessandro Covino
- in Campania
(PRIMAPRESS) - ROCCABASCERANA, Avellino - Ogni volta che ci avviciniamo alle elezioni provinciali e/o regionali, nella Valle Caudina e nei paesi limitrofi, solerti politici locali si affrettano ad informare gli organi di informazione circa le numerose iniziative tendenti ad attenuare l’isolamento della Valle Caudina dai capoluoghi di Regione e provincia. Eppure parliamo di un area distante appena 60 chilometri dal capoluogo di regione, 40 da Avellino, meno di 20 da Benevento, una trentina da Caserta.
Sono oltre 30 anni che ciclicamente ci viene propinato l’imminente avvio dei lavori del traforo del Partenio, che nelle intenzioni dovrebbe avvicinare Napoli alla Valle. Da sempre boutade e basta. Non ho mai trovato lo straccio di una discussione e proposta seria in consiglio regionale! L’altro giorno poi, ho dovuto subire pure quest'altra...... qualche profondo conoscitore delle aree interne, pubblicizzava che presto la Valle sarà più vicina al capoluogo di regione, perché sono in corso i lavori dell’alta velocità Napoli Bari. Il solerte politico confonde la Valle dell’Ufita con la Valle Caudina, se a questi elementi sono legati i nostri destini, direbbe qualcuno “stamm’nguaiat”.
La realtà odierna è questa, poniamo il caso che vogliamo raggiungere Roccabascerana, piccolo comune della Valle Caudina al confine con la provincia di Benevento.
Unico servizio su ferro la ferrovia Napoli Benevento via Valle caudina – Ferma;
Strada Asi denominata asse attrezzato – nelle intenzioni doveva collegare celermente la valle caudina con Avellino - chiusa per pericolo crollo galleria Pepicelli in Roccabascerana. Su detta strada poi, c’è una anomalia tutta nostrana, se nevica si chiude perché l’ASI non ha mezzi e fondi per pulire, di contro chi gestisce l’arteria, ha apposto dei segnali di obbligo di catene a bordo senza indicare in quale periodo dell’anno, per cui, tecnicamente chi percorre quell’arteria dovrebbe avere le catene a bordo anche a ferragosto!!!;
Strada provinciale ex ss 374 che da San Martino conduce a Roccabascerana, presenza di una grossa e datata frana nei pressi del bivio di Pannarano, prossima alla chiusura. L’attuale pericolo è costituito anche dal fatto che in assenza di percorsi alternativi i mezzi pesanti sono costretti a percorrerla comunque;
Sempre stessa strada provinciale il tratto che da Pietrastornina conduce a Roccabascerana, è chiuso per frana;
Strada provinciale 1 che da Benevento conduce a Ciardelli inferiore è chiusa per frana da quasi 20 anni.
Ergo, Roccabascerana è isolata dal resto della regione, a meno che non si vogliano scegliere lunghi e tortuosi percorsi stradali.
Con questo stato di abbandono, i cari politici locali si permettono di fare proclami circa l’ avvicinamento della valle caudina alle altre province? Evidentemente non conoscono il loro territorio.
Negli anni 60/70, quanto l’attuale strada provinciale era statale e gestita dall’ANAS era sempre in ordine, perfetta, addirittura con segnaletica di mezzeria stradale e corsie di emergenza, senza buche. Al primo accenno di neve si vedevano i mezzi per lo sgombero, oggi è nello stato che tutti possiamo vedere.
Per finire, cari politici locali, invece di strombazzare roboanti proclami di opere che forse sono al di là da venire, fateci una cortesia, ripristinate l’efficienza delle vecchie strade, forse saranno meno veloci, ma sicuramente non presenteranno le anomalie di quelle nuove, che per quanto riguarda l’asse attrezzato, dalla sua apertura è stato più tempo chiuso che aperto, proprio a causa di dissesti e dislivelli della sede stradale, cedimento di muri di contenimento e per ultimo infiltrazioni di acqua in galleria. - (PRIMAPRESS)