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Dipendenze alimentari ed esordi letterari, il Leo Club “Catanzaro Host” ancora protagonista

  • di RED COM
  • in Cultura
(PRIMAPRESS) - CATANZARO  - Analizzare la problematica dei disturbi alimentari, informare gli studenti sui rischi delle nuove dipendenze legate al cibo e presentare la prima opera letteraria prodotta da una giovane penna del gruppo: sono questi gli obiettivi che hanno ispirato “Dipendenze Alimentari: Società e Giovani”, convegno organizzato dal “Leo Club “Catanzaro Host”, svoltosi venerdì nella Sala della Biblioteca Comunale “De Nobili” di Catanzaro. Un appuntamento culturalmente effervescente, impreziosito dagli interventi di autorevolissimi relatori e dalla presenza in sala di ospiti d’eccezione. A fare gli onori di casa ci ha pensato il presidente del Leo Club, Andrea Scarpino, visibilmente soddisfatto per la nutrita partecipazione di giovani: «I disturbi alimentari – ha spiegato in apertura - sono una piaga purtroppo attualissima della nostra società, una problematica che interessa da vicino il target giovanile e che da tempo avevamo intenzione di affrontare nell’ambito del progetto “No Addiction”. A darci l’assist giusto è stata Claudia De Santis, una nostra giovane socia con la passione per la scrittura: la sua opera, intitolata “Fa parte del gioco”, dipinge perfettamente la crudezza di questa realtà offrendo validissimi spunti di discussione per educare i giovani ad un più consapevole rapporto con il cibo. Da presidente – ha concluso Scarpino – sono onorato di poter rappresentare un Club così attivo e voglio preannunciare già il nostro prossimo passo: in cantiere c’è la “Giornata della Cultura”, un evento che ci vedrà ancora una volta protagonisti». Emozionata l’autrice del libro, al tavolo dei relatori insieme ad Armando Vitale, presidente dell’Associazione “Gutenberg” e a Vincenzo Capilupi, Specialista in scienze dell’alimentazione. «I disturbi alimentari non devono essere collegati solo al cattivo rapporto tra cibo e fisico – ha detto la De Santis – Sono problematiche ben più profonde che possono affondare radici anche nel senso di abbandono o nella perdita di una persona cara. Attraverso il mio libro ho cercato di illustrare questo panorama descrivendo intimamente il disagio di una giovane, indagando sensazioni ed emozioni di un dramma purtroppo attuale e molto diffuso». Presenti in sala anche diverse autorità del mondo leonistico: il presindente del Lions Club “Catanzaro Host”, Piero Amato, la Resonsabile Distrettuale del progetto “Divento Imprenditore”, Maria Bitonte, e Franco Scarpino, Responsabile Distrettuale Lions Clubs Fondazione Internazionale. Gradita la testimonianza anche dello chef Antonio Abruzzino che ha sensibilizzato le giovani generazioni a riscoprire e riapprezzare il «culto della buona tavola». - (PRIMAPRESS)