Forum Austriaco di Roma: la storia degli internati italiani della Seconda Guerra Mondiale negli Stalag di Kaisersteinbruch
- di RED-ROM
- in Cultura
(PRIMAPRESS) - ROMA - Un interessante capitolo di storia contemporanea poco conosciuto è al centro di una mostra e di un simposio che si terranno il 10 novembre presso il Forum Austriaco di Cultura Roma: si parla degli Internati Militari Italiani (IMI), ovvero quelle centinaia di migliaia di soldati italiani che, dopo l’armistizio di Cassibile nel settembre 1943 fra l’Italia e gli Alleati, furono imprigionati dal regime nazista nei campi tedeschi e spesso impiegati per il lavoro forzato, e ciò anche a Kaisersteinbruch nell’attuale land austriaco del Burgenland. L'evento è organizzato dal Forum Austriaco di Roma insieme all’ANEI – Associazione Nazionale Ex Internati e all’ Istituto Storico Austriaco, l'evento desta particolare attenzione al campo di internamento militare „Kaisersteinbruch“ nel Burgenland austriaco, denominato „Stalag XVII A“. Era uno dei maggiori campi di prigionieri di guerra del Reich tedesco durante la Seconda guerra mondiale. Ai prigionieri francesi si aggiunsero soldati sovietici a partire da dicembre 1941 e da settembre 1943 soprattutto internati militari italiani. Il numero più alto fu raggiunto nel settembre 1944 con oltre 15.570 internati militari italiani.
Interverrà anche Dieter Bacher, collaboratore scientifico del „Boltzmann-Institut für Kriegsfolgenforschung“ a Graz, con il seguente contributo: “Il lavoro forzato degli italiani in Austria durante la Seconda guerra mondiale e le conseguenze per le persone coinvolte dopo la fine della guerra.” - (PRIMAPRESS)
Interverrà anche Dieter Bacher, collaboratore scientifico del „Boltzmann-Institut für Kriegsfolgenforschung“ a Graz, con il seguente contributo: “Il lavoro forzato degli italiani in Austria durante la Seconda guerra mondiale e le conseguenze per le persone coinvolte dopo la fine della guerra.” - (PRIMAPRESS)