Arte, Da Guercino a Caravaggio guidati dai Google Glass
- di RED ROMA
- in Arte & Mostre
(PRIMAPRESS) - ROMA – L’innovazione nell’arte riflessa nella tecnologia di oggi, la mostra “Da Guercino e Caravaggio - Sir Denis Mahon e l’arte italiana del XVII secolo” è la prima mostra in Italia ad utilizzare i Google Glass per un’esperienza ancor più coinvolgente ed emozionante. Inaugurata oggi, l’esposizione rimarrà aperta da venerdì 26 settembre fino all’8 febbraio 2015 a Palazzo Barberini a Roma. Una raccolta di capolavori del Seicento italiano immaginata dal mecenate inglese Sir Denis Mahon per i suoi cento anni, che ha visto la luce lo scorso anno all’Hermitage di San Pietroburgo e appunto oggi in Italia, in coincidenza del Semestre Europeo a Presidenza Italiana, grazie alla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma. La mostra è stata organizzata dalla società Beni Culturali, di Roberto Celli, con il sostegno di The Sir Denis Mahon Charitable Trust, e la curatela di Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese, e Sergey Androsov, dell’Hermitage Museum oltre a quella di Mina Gregori.
Imponente il valore dei 45 capolavori raccolti nei musei di mezzo mondo, con un valore assicurato di quasi 500 milioni di euro. La mostra tiene conto dell’intero percorso di studi del mecenate, e comprende sia grandi capolavori dell’arte italiana: Guercino, Caravaggio, Guido Reni, Annibale Carracci ed altri; nonché le due grandi battaglie, capolavori di Nicolas Poussin, dipinti che fino ad oggi non era stato possibile vedere insieme. In esposizione anche una delle opere del Guercino più amata da Mahon, La Madonna del passero. Il quadro raffigura Maria che fa giocare Gesù con un passerotto tenuto al guinzaglio da un sottilissimo filo di seta. Altrettanto famoso Il suonatore di Liuto di Caravaggio, della collezione dell’Hermitage Museum, unica opera di Caravaggio presente in Russia, concesso in prestito a questa mostra nonostante ricorrano i 250 anni dell’Hermitage. Tra gli altri sarà possibile ammirare inoltre il famoso Bacchino malato prestito dalla Galleria Borghese di Roma, e il San Francesco in meditazione prestito del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona; ed infine Giuditta e Oloferne prestito della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini.
Oltre a ricordare un grande mecenate, che ha poi donato patrimoni inestimabili alle istituzioni con le quali collaborava (Italia compresa con il lascito alla Pinacoteca di Bologna), l’esposizione di Roma punta a rinnovare i linguaggi dell’arte, mirando ai giovani e ai loro stili di vita. I Google Glass, disponibili a richiesta, sono stati scelti proprio per rendere ancor più accattivante agli occhi delle nuove generazioni quella stessa arte che da secoli muove passioni ed economie in tutto il mondo. Osservando alcune opere esposte con gli occhiali tecnologici di Google, i visitatori avranno la possibilità di visualizzare un racconto di approfondimento e di confronto della mostra, curiosando tra la realtà e il virtuale. Ma l’organizzazione ha pensato anche ai più piccoli con visite guidate ed Audioguide con uno storytelling adatto ai giovanissimi.
In chiusura di presentazione è giunto a Palazzo Barberini anche il critico Vittorio Sgarbi.
- (PRIMAPRESS)