Mostre: "Piero Piccioni 100 Experience", la rassegna dedicata al compositore del '900 italiano
- di RED-ROM
- in Arte & Mostre
(PRIMAPRESS) - ROMA - Ancora pochi giorni (fino al 6 gennaio 2022) per vedere la mostra dedicata a Piero Piccioni nel centenario della nascita, uno dei maggiori compositori italiani del '900. Oltre 150 fra manifesti cinematografici d’epoca dipinti dai più importanti pittori di cinema al mondo, bozzetti originali, locandine e fotobuste, circa 200 dischi originali in 33 e 45 giri, più di 500 registrazioni master ma anche fotografie, dediche delle più disparate personalità del mondo della cultura, del cinema e dell’alta società, importanti premi, proiezioni e ascolti, costituiscono parte del patrimonio messo in mostra.
La mostra è allestita nei suggestivi spazi dell’ex cine-teatro Euclide a Roma, adesso ribattezzato Forum Theatre. Un luogo storico di Roma, chiuso da diversi anni, che riapre temporaneamente in occasione della mostra, per poi essere inaugurato ufficialmente nella primavera del 2022. Un luogo, tra l’altro, dal forte valore simbolico: proprio lì furono girate alcune memorabili scene de Il medico della mutua di Luigi Zampa con l’indimenticabile colonna sonora di Piccioni.
La mostra è curata da Jason Piccioni, musicista, produttore e figlio del compositore, Nicola Vicidomini, attore e musicista, e Marco Patrignani, produttore, manager culturale e CEO di Forum Studios, con la collaborazione di Gloria Paul, attrice cult del cinema degli anni ’60, soubrette televisiva e compagna di una vita di Piccioni; di Valentina Piccioni, cantante e figlia del Maestro e di David Barsotti di Forum Studios. Una mostra resa possibile grazie al contributo di Alessandro Orsucci, fra i più importanti collezionisti privati al mondo di manifesti originali, locandine, bozzetti cinematografici e colonne sonore italiane d’epoca che ha messo a disposizione il suo inestimabile patrimonio.
Lungo il percorso espositivo si trovano dai frammenti di corrispondenza con Kirk Douglas alle foto con Neil Armstrong di ritorno dalla Luna a casa di Gina Lollobrigida, dai nastri della segreteria telefonica con i messaggi di Alberto Sordi al ritrovamento di composizioni inedite e a una miriade di rarità e memorabilia, Piero Piccioni 100 Experience è un viaggio retro-futurista e immersivo nella vita e le opere di un esponente di spicco della cultura del secolo scorso: considerato il maggior esponente della musica Space Age ed Exotica europea, ha dato vita, sulla scia delle esperienze brasiliane di fine '50, a un fortunato filone italiano di Bossa Nova in grado di incidere in maniera indelebile l'immaginario collettivo.
Il maestro Piccioni è stato l'unico jazzista europeo ad aver suonato negli USA con Charlie Parker, pioniere della musica sperimentale, autore di opere sinfoniche e instancabile autore per l'industria cinematografica internazionale, per la quale ha realizzato oltre 300 colonne sonore di film, frutto del sodalizio con straordinari registi come Francesco Rosi (ben 13 dei suoi 17 film), Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Mario Monicelli, Bernardo Bertolucci, Kirk Douglas, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada, Jean-Luc Godard, Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli, Elio Petri, Dino Risi, Lina Wertmüller e Tinto Brass. Fino al grande connubio artistico e personale con Alberto Sordi con cui instaura un sodalizio umano e professionale unico nel suo genere.
Fumo di Londra, Le mani sulla città, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Camille 2000, Il faro in capo al mondo, Colpo rovente, La decima vittima, Il Dio sotto la pelle, Amore mio aiutami, Il disprezzo, La notte brava, Io la conoscevo bene, Le Streghe, C’era una volta, Cronaca di una morte annunciata, Il caso Mattei sono soltanto alcune colonne sonore del celebre compositore, nato a Torino il 6 dicembre 1921 e scomparso a Roma nel 2004.
“Ritrovare Piero in sala di registrazione, poi al missaggio, era un piacere che mi riservavo ad ogni film, come la gratificazione finale. È sempre un momento di grande magia, questo passaggio dal linguaggio delle immagini a quello della musica, quando questa giunge a completare l’opera. Ho il privilegio di avere vissuto con lui questi momenti”: così lo ha ricordato Francesco Rosi qualche anno fa. - (PRIMAPRESS)