Cibus a Parma tra nuovi stili alimentari e la ripresa del sistema fieristico con gli aiuti Ue
- di Luca Zingone
- in Economia
(PRIMAPRESS) - PARMA - Il Cibus alla Fiera di Parma, segna il ritorno alla normalità del sistema fieristico nazionale e l'edizione di quest'anno traccia le nuove tendenze in fatto di stili e consumi alimentari che mostrano anche reazioni evidenti a quanto vissuto durante la pandemiza. Le filiere e le tracciabilità sono al centro dell'attenzione di nuovi consumi e persino la blockchain fa il suo ingresso in alcune produzioni come la birra o i prodotti caseari.
“Con Cibus ritornano i grandi eventi made in Italy, in un tour de force fieristico che da qui a fine anno conterà 335 manifestazioni, di cui 172 internazionali. Un impegno che il settore affronta con maggior serenità dopo il superamento del vincolo sugli aiuti di Stato ufficializzato ieri dalla Commissione Ue. Il via libera agli aiuti senza il tetto del ‘de minimis’ vale complessivamente circa 200 milioni di euro di ristori per il settore. Una cifra, frutto dell’azione del Governo italiano e del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che vogliamo ricambiare con gli interessi, se si considera la funzione socioeconomica di un sistema fieristico che prima del Covid generava affari in favore delle imprese italiane per 60 miliardi di euro l’anno”. Lo ha detto il presidente di Aefi – Associazione esposizioni e fiere italiane, Maurizio Danese, in occasione della prima giornata della manifestazione di Fiere di Parma, Cibus, e della nota della Commissione europea che ha sbloccato ieri gli aiuti all’Italia.
Secondo Aefi, delle 172 fiere internazionali previste da qui a fine anno, è quello del tessile/abbigliamento/moda il settore più rappresentato con 28 manifestazioni, seguito da sport/hobby/intrattenimento/arte (26 manifestazioni) e food/bevande e ospitalità con 23 eventi. La Lombardia si conferma la prima regione per numero di fiere internazionali (50), seguita da Emilia-Romagna (42) e Veneto (23). Il settore primario domina tra gli eventi nazionali (49), seguito da sport e intrattenimento (40) e food/bevande e ospitalità (34). - (PRIMAPRESS)