Etichettatura prodotti alimentari, da domani nuove regole
- di RED COM
- in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA – Da domani, 13 dicembre 2014, finalmente il cibo sulla tavola degli Italiani sarà più sicuro: verranno applicate, infatti, la maggior parte delle norme previste dal Regolamento Ue 1169/2011, che riforma tutta la disciplina sull’etichettatura, la presentazione e la pubblicità degli alimenti. Tra le principali novità: specificazione degli ingredienti presenti nei cibi; evidenziazione degli allergeni con accorgimenti grafici (spessore, colore, ecc.); estensione dell’indicazione d’origine, dimensioni minime prestabilite per i caratteri dell’etichetta (altezza minima dei caratteri tipografici usati per tutte le diciture obbligatorie di 1,2 e per le confezioni con una superficie inferiore a 80 cm quadrati di 0,9 mm). Claudio Lucchetta, Caposettore Sicurezza degli alimenti di Konsumer Italia, esprime soddisfazione per l’adeguamento dell’Italia al Regolamento Europeo: «Sebbene sia stato concesso agli Stati membri dai 2 ai 5 anni di tempo per adeguarsi, e l’estensione dell’obbligo delle indicazioni nutrizionali a tutti i prodotti alimentari sarà definitiva solamente il 13 dicembre 2016 (saranno tuttavia esentati prodotti come l’acqua e alcuni alimenti non trasformati), riscontriamo molti elementi positivi. Ad esempio, diventa obbligatorio specificare nella denominazione di vendita se l’alimento è stato scongelato; se un ingrediente normalmente presente è stato sostituito; se carni o prodotti ittici siano stati arricchiti con una quantità di acqua superiore al 5% o se, apparendo costituiti di un unico pezzo, siano in realtà composti da diversi pezzi di carne/pesce uniti tra loro tramite altri ingredienti; se l’involucro di un insaccato non è edibile». Inoltre, dovrà essere specificata la natura di oli e grassi (es.: soia, palma, arachide); la presenza nel prodotto finito di acqua e ingredienti volatili aggiunti, quando superiori al 5% (menzione sempre obbligatoria quando aggiunti a carni o a prodotti della pesca non trasformati); normative specifiche riguardo al peso netto, la data di scadenza e di surgelazione, l’origine. Finora l’indicazione dell’origine era obbligatoria solo in alcuni casi specifici (carni bovine, uova, miele, prodotti ittici, prodotti ortofrutticoli, olio d’oliva), «da domani – aggiunge Lucchetta − se l’origine del prodotto risulta diversa da quella dell’ingrediente primario (ingrediente prevalente o ingrediente caratterizzante) deve essere citata anche questa seconda origine. In più, sarà indicata la provenienza anche delle carni fresche e congelate suine, ovine, caprine e di pollame non trasformate (restano escluse le carni di coniglio e quelle equine)». Le nuove norme si applicano a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale, ivi compresi quelli somministrati da ristoranti, mense, ecc., mentre saranno esclusi da gran parte delle informazioni obbligatorie gli alimenti “preincartati” della Gdo, la cui regolamentazione è delegata ai legislatori nazionali.
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