Fondo garanzia, Pella (Commissione Bilancio): "Ne beneficeranno anche le imprese fino a 499 dipendenti"
- di RED-ROM
- in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA - “Lo strumento del Fondo di Garanzia rappresenta uno strumento particolarmente importante per l'accesso al credito di molte PMI che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese. Ieri sera, con un emendamento al Decreto Liquidità a mia prima firma, discusso in Commissione Finanze e Attività Produttive congiunte, é stata approvata l'inclusione, tra quelle che possono beneficiarne, anche delle imprese che hanno fino a 499 dipendenti e una partecipazione pubblica pari o superiore al 25%”. A comunicarlo è il componente della Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione, Roberto Pella (FI).
La totalità delle società a controllo pubblico operanti in settori strategici per il Paese, quali energia elettrica, gas, idrico, rifiuti o trasporti, si ritrovavano infatti nell’impossibilità di accedere a tale importante strumento, pur se in possesso dei requisiti aziendali. Per queste aziende il costo per l’accesso al credito è significativamente più elevato con la conseguenza di trasferire i maggiori costi anche sulle bollette dei cittadini.
“In un periodo storico come quello attuale, caratterizzato da un’acuta fase di stagnazione economica - ha continuato Pella - limitare l’accesso al credito alle imprese pubbliche – soprattutto a quelle che gestiscono servizi a rete – avrebbe rappresentato un grave errore strategico, anche in considerazione del fatto che gli investimenti realizzati da tali imprese possono svolgere un significativo ruolo di volano per la ripresa, sia a livello nazionale sia nei territori. Ringrazio - conclude l’esponente della Commissione Bilancio - per aver sostenuto l'emendamento il Vicepresidente On. Sestino Giacomoni e i Capigruppo On. Antonio Martino e On. Paolo Barelli”. - (PRIMAPRESS)
La totalità delle società a controllo pubblico operanti in settori strategici per il Paese, quali energia elettrica, gas, idrico, rifiuti o trasporti, si ritrovavano infatti nell’impossibilità di accedere a tale importante strumento, pur se in possesso dei requisiti aziendali. Per queste aziende il costo per l’accesso al credito è significativamente più elevato con la conseguenza di trasferire i maggiori costi anche sulle bollette dei cittadini.
“In un periodo storico come quello attuale, caratterizzato da un’acuta fase di stagnazione economica - ha continuato Pella - limitare l’accesso al credito alle imprese pubbliche – soprattutto a quelle che gestiscono servizi a rete – avrebbe rappresentato un grave errore strategico, anche in considerazione del fatto che gli investimenti realizzati da tali imprese possono svolgere un significativo ruolo di volano per la ripresa, sia a livello nazionale sia nei territori. Ringrazio - conclude l’esponente della Commissione Bilancio - per aver sostenuto l'emendamento il Vicepresidente On. Sestino Giacomoni e i Capigruppo On. Antonio Martino e On. Paolo Barelli”. - (PRIMAPRESS)