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Una viticultura per il futuro: esperienze e proposte concrete per un'economia agricola sostenibile

(PRIMAPRESS) - PORDENONE - Giovedì 14 maggio 2015 a partire dalle ore 9.30 l'Azienda Agricola Vistorta di Sacile (PN) ospiterà il convegno Una viticultura per il futuro. L'incontro è organizzato da AIAB-FVG, Associazione Italiana Agricoltura Biologica del Friuli Venezia Giulia e Azienda Agricola Vistorta con l'intento di formare ed informare gli agricoltori sulle tecniche di coltivazione biologica e favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze per crescere nell'impegno verso un'agricoltura sostenibile e responsabile. Il convegno affronterà il tema dell'agricoltura biologica nei vigneti partendo dalle motivazioni che spingono alla conversione, i problemi che si possono incontrare sul cammino e le possibilità di successo. Si parlerà della biodiversità del terreno e degli effetti sulla gestione delle viti e sulla qualità dell'uva e su uno strumento utile per conoscere il proprio terreno: l'analisi della vanga. Il confronto proseguirà allargando l'attenzione all'intera azienda agricola biologica, fino ad arrivare all'idea di territorio biologico. “Per la prima volta - spiega Brandino Brandolini, titolare dell'azienda agricola Vistorta – abbiamo riunito in un'unica sede i più autorevoli esperti italiani del settore”. Gli interventi tecnici saranno infatti di: Enzo Mescalchin della Fondazione Mach di San Michele all'Adige, Anna Benedetti del Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo di Roma, Luca Conte della Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica, Giovanni Bigot di Perleuve, Ruggero Mazzilli, della Stazione sperimentale per la Viticoltura Sostenibile e Pierluigi Donna di Agronomi SATA. “Con queste competenze – prosegue Brandolini – affrontare una nuova agricoltura responsabile diventa un percorso più facilmente realizzabile ed economicamente sostenibile”. Oltre agli interventi tecnici ci sarà spazio per lo scambio di esperienze tra produttori. Interverranno: Elisabetta Foradori dell'Azienda Agricola Foradori, Daniele Piccinin Le Carline, Lorenzo Mocchiutti, Vignai da Duline e BrandinoBrandolini d'Adda, Azienda Agricola Vistorta. L'invito è rivolto sia a chi ha già abbracciato l'agricoltura biologica sia a quanti, vignaioli e agricoltori, stanno cercando risposte in questa direzione. La partecipazione è gratuita. Per informazioni e iscrizioni: alessandra@vistorta.it; telefono 0434 71135. www.vistorta.it PROGRAMMA: 9.30 Benvenuto ed introduzione 9.40 La viticoltura biologica: le motivazioni, i fattori di successo ed i problemi ancora da affrontare in un settore in piena espansione. Relatore: Enzo Mescalchin, fondazione E. Mach. San Michele all'Adige 10.05 La biodiversità del terreno e gli effetti sulla gestione del vigneto e la qualità dell'uva. Relatore: Anna Benedetti, CRA-RPS Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo, Roma 10.25 Un utile strumento per conoscere il proprio terreno: l'analisi della vanga. Relatore: Luca Conte, agronomo 10.40 Difendere il proprio vigneto senza la chimica: 15 anni di esperienza in Friuli Venezia Giulia. Relatore: Giovanni Bigot, Perleuve, Cormons 11.00 Pausa caffè 11.20 Dall'azienda biologica al territorio biologico, i biodistretti della toscana. Relatore: Ruggero Mazzilli, Stazione sperimentale per la Viticoltura Sostenibile, Panzano in Chianti 11.40 Misurare la biodiversità dell'azienda agricola. Un ulteriore strumento di gestione nato dall'esperienza biologica in Franciacorta. Relatore: Pierluigi Donna, Agronomi SATA, Rovato 12.00 Scambio di esperienze e definizione di obiettivi per il futuro tra aziende biologiche, con la partecipazione di Elisabetta Foradori, Az. Agr. Foradori, Daniele Piccinin, Az- Le Carline, Lorenzo Mocchiutti, Az. Vignai de Duline e Brandino Brandolini d'Adda, Az. Vistorta. 12.40 Discussione 13.00 Conclusione 13.30 buffet e brindisi con i prodotti biologici della Vistorta e del territorio.   Azienda Agricola Vistorta Proprietà della famiglia Brandolini fin dal XVIII secolo. Comprende complessivamente 200 ettari, di cui 35 ettari sono coltivati a vigneto. Di questi, 16 ettari sono coltivati a merlot, suddivisi in 15 piccoli appezzamenti diversi tra loro per età e per clone utilizzati per produrre il Vistorta, considerato uno dei grandi vini rossi italiani. Oltre al vino l'azienda produce farro, grano, mais, soia ed erba medica. È certificata bio dal 2009. - (PRIMAPRESS)