Cervantes: Napoli ospita la mostra di Damaso dedicata a Luchino Visconti
- di Umberto Di Micco
- in Consumatori
(PRIMAPRESS) - Dopo Milano arriva anche a Napoli “Dámaso. estratigrafia viscontiana”. Dal 28 gennaio al 28 febbraio, la sala esposizione dell’Istituto Cervantes di Napoli (via Nazario Sauro, 23) ospita la mostra dell’artista spagnolo Pepe Dámaso dedicata al cineasta Luchino Visconti. Organizzata dall’istituto di cultura spagnola in collaborazione con Canarias Arte Natural, l’esposizione è curata da Carmensa de la Hoz e si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13.
Pittore, scultore, muralista e incisore, Damaso è uno degli artisti spagnoli più prolifici al mondo. Ha esposto ovunque in Europa, ma anche a New York e Cuba, ricevendo numerosi riconoscimenti per la sua attività artistica.
Nel 1970, mentre girava “La morte a Venezia”, Visconti ha acquistato due sue opere esposte alla 35ª Biennale di Venezia. Da lì il punto di partenza di questa personale, composta da 17 opere di grande formato (realizzate tra il 1970 e il 2014) e una serie di disegni e schizzi anteriori, in cui Dámaso rivela i punti chiave della sua pittura e l’ammirazione per il cineasta.
Secondo la curatrice della mostra: “Dámaso considera ognuna delle opere che rappresentano i film di Visconti come uno strato della sua stessa opera, del suo particolare modo di interpretare le intenzioni del cineasta, come se scavando il cemento archeologico nel cinema viscontiano, volesse, strato dopo strato, decifrare la morfologia di ogni contenuto. Indaga nell’immagine, nella luce, nella filosofia, negli incontri, nei sogni. È l’estetica che lo domina e da cui emerge la realizzazione di questa magnifica opera atemporale, piena di emozione e senso”.
Al vernissage, in programma mercoledì 28 gennaio alle 19, interverranno oltre a Pepe Dámaso e alla curatrice Carmensa de la Hoz, anche il direttore generale della cultura del Governo delle Canarie, Xerach Gutierrez Ortega, il gallerista Joan Guaita, il console generale di Spagna a Napoli, Miguel Fuertes Suárez, il responsabile della Fundación Canaria Damaso, Aureliano Yanes e la direttrice dell’istituto Cervantes di Napoli, Luisa Castro.
In occasione dell’esposizione, inoltre, sarà proiettato il documentario “Iter in semet ipsum” di Miguel G. Morales, approfondimento alla vita e all’opera del pittore classe 1933 originario delle Isole Canarie e sul legame con Luchino Visconti. - (PRIMAPRESS)
Pittore, scultore, muralista e incisore, Damaso è uno degli artisti spagnoli più prolifici al mondo. Ha esposto ovunque in Europa, ma anche a New York e Cuba, ricevendo numerosi riconoscimenti per la sua attività artistica.
Nel 1970, mentre girava “La morte a Venezia”, Visconti ha acquistato due sue opere esposte alla 35ª Biennale di Venezia. Da lì il punto di partenza di questa personale, composta da 17 opere di grande formato (realizzate tra il 1970 e il 2014) e una serie di disegni e schizzi anteriori, in cui Dámaso rivela i punti chiave della sua pittura e l’ammirazione per il cineasta.
Secondo la curatrice della mostra: “Dámaso considera ognuna delle opere che rappresentano i film di Visconti come uno strato della sua stessa opera, del suo particolare modo di interpretare le intenzioni del cineasta, come se scavando il cemento archeologico nel cinema viscontiano, volesse, strato dopo strato, decifrare la morfologia di ogni contenuto. Indaga nell’immagine, nella luce, nella filosofia, negli incontri, nei sogni. È l’estetica che lo domina e da cui emerge la realizzazione di questa magnifica opera atemporale, piena di emozione e senso”.
Al vernissage, in programma mercoledì 28 gennaio alle 19, interverranno oltre a Pepe Dámaso e alla curatrice Carmensa de la Hoz, anche il direttore generale della cultura del Governo delle Canarie, Xerach Gutierrez Ortega, il gallerista Joan Guaita, il console generale di Spagna a Napoli, Miguel Fuertes Suárez, il responsabile della Fundación Canaria Damaso, Aureliano Yanes e la direttrice dell’istituto Cervantes di Napoli, Luisa Castro.
In occasione dell’esposizione, inoltre, sarà proiettato il documentario “Iter in semet ipsum” di Miguel G. Morales, approfondimento alla vita e all’opera del pittore classe 1933 originario delle Isole Canarie e sul legame con Luchino Visconti. - (PRIMAPRESS)