Italia-Europa: che impatto avrà la legge di stabilità su economia reale, imprese e sistema bancario?
- di RED COM
- in Lombardia
(PRIMAPRESS) - MILANO - Che cosa sta succedendo in Italia da un punto di vista economico? Quale impatto potrebbero avere le principali misure previste dalla Legge di Stabilità per il 2019 su economia reale e future scelte aziendali? E per il sistema bancario? Che effetto avrà il deficit al 2,04% fondato su stime di crescita ancora ipotetiche? Sarà una misura espansiva come nelle previsioni del Governo? Queste alcune delle domande a cui hanno provato a rispondere economisti e imprenditori nel corso dell’incontro voluto dal dottor Giuseppe Galeano, partner di CBA, sulla Legge di Stabilità, il rischio di recessione e i rapporti tesi con la Commissione Europea, in un contesto macroeconomico che, anche a causa di Brexit e guerra dei dazi, sta andando incontro ad un rallentamento complessivo.
“Continuano gli incontri che CBA organizza tra imprenditori, istituzioni finanziarie e mondo accademico per cercare di analizzare e decifrare una realtà sempre più complessa facendo dialogare professionisti che tutti i giorni danno un contributo concreto all’economia reale. Il nostro obiettivo è aiutare gli operatori del mercato a comprendere la realtà per individuare gli strumenti più adeguati ad anticipare i cambiamenti sempre più repentini e cogliere le opportunità che si presentano anche in momenti storici non espansivi”, dice l’avvocato Ilaria Antonella Belluco di CBA, una delle promotrici dell’iniziativa.
Guidati da Fabio Buttignon, Professore di Finanza Aziendale, Università degli Studi di Padova, Luciano Greco, Professore di Scienza delle Finanze, Università degli Studi di Padova e Angelo Bonissoni, Managing Partner di CBA, hanno interagito imprenditori e operatori finanziari sull’attuale contesto politico-economico-finanziario, per confrontarsi sulle prospettive del 2019 che sembrerebbe caratterizzato dal rischio di una contrazione degli investimenti pubblici e privati, con un inevitabile effetto depressivo sulla crescita, in un contesto italiano ed europeo quantomeno sempre più incerto.
Luciano Greco, Professore di Scienza delle Finanze Università degli Studi di Padova, ha illustrato brevemente la situazione macroeconomica in cui si è inserita la querelle tra Governo italiano e istituzioni dell’Unione europea, fino all’approvazione della Legge di Stabilità, evidenziando che “anche se mancano ancora i decreti attuativi di tutte le principali misure previste nella manovra del Governo, si è creata una situazione di incertezza per famiglie, imprese e investitori che rende molto più improbabili gli investimenti e il rilancio della crescita del nostro Paese. Anche se non sembra esserci un rischio Italexit, sicuramente un punto di svolta saranno le elezioni europee e ancor di più l’elezione del Presidente della BCE: l’Italia potrà decidere se rimanere in periferia o tornare a svolgere un ruolo di primo piano nell’asse franco-tedesco”.
Fabio Buttignon, Professore di Finanza Aziendale Università degli Studi di Padova, ha evidenziato i possibili effetti della manovra evidenziando i punti di forza (elevato risparmio privato, sistema delle imprese ampio e diversificato) e di debolezza (bassa crescita a livello globale, elevato debito pubblico, non grande solidità sistema bancario, differenziazione territoriale) dell’economia italiana. Alla fine ha evidenziato che “siamo in un contesto di volatilità e rischi molto elevati con un effetto sulle imprese non positivo, soprattutto per quelle che dipendono da mercato interno e hanno un elevato debito. Se non si torna a puntare sulla crescita, stabile e soprattutto sostenibile, si rischia che le debolezze si estendano anche alle aziende più solide e internazionali”. - (PRIMAPRESS)
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