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Povertà Italia, Castellone (M5S): “Colpiti 1milione e 300mila minori”. Trifiletti (CCI): “Stipendi al palo”

Povertà Italia, Castellone (M5S): “Colpiti 1milione e 300mila minori”. Trifiletti (CCI): “Stipendi al palo”
(PRIMAPRESS) - ROMA - “In Italia non ci sono mai state così tante persone in condizione di povertà assoluta, ben 5,7 milioni di persone, il 9,8% dei cittadini italiani – così la Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone in una nota Facebook puntando l’indice contro il governo Meloni. “I dati ISTAT - continua Castellone - dimostrano che la povertà assoluta colpisce un'ampia fetta di minori, circa 1 milione e 300 mila secondo l’ultima analisi. Non possiamo fare finta che la povertà non esista, concentrando tutte le energie per lavorare da settimane su premierato e terzo mandato dei governatori? Un Paese che non tutela le fasce più deboli, è un Paese che ha perso!” – conclude la Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone. Anche dalle associazioni dei consumatori arriva una radiografia del Paese che conferma l’analisi dell’Istituto statistico. “Non c’è nulla da meravigliarsi, ma semmai preoccuparsi, dei recenti dati sulla povertà definiti dall’ ISTAT - dice  il Presidente del Centro dei Consumatori italiani, Rosario Trifiletti -  Anzi, tutto fa prevedere che dai 5 mln e 700 mila si possa raggiungere la soglia dei 6 MLN entro il 2025 se non si opererà diversamente sulla politica economica del nostro Paese. Infatti con gli stipendi al palo, con le pensioni non perequate a sufficienza e quindi con un potere di acquisto in calo a causa di una inflazione micidiale nel triennio ( 8,1% nel 2022 – 5,7% nel 2023 – 3,0% prev.2024 ) non solo si incide sui consumi alle famiglie, ma su tutta la struttura economica, tanto da far registrare una caduta della produzione industriale del 3,4%. Rinnovo dei contratti, giusta perequazione delle pensioni, strumenti di supporto alla povertà, accelerazione degli investimenti PNRR dovrebbero essere le parole d’ordine per un rilancio della nostra economia. Solo così facendo si può ipotizzare una reale inversione di tendenza di un paese che diventa sempre più povero, in quantità e qualità”. - (PRIMAPRESS)