Occupazione, Castellone (M5S): “L’83% di contratti a tempo determinato e il 34% durano solo un mese. Non è lavoro”
- di RED-ROM
- in Fisco & Lavoro
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,0%, pari a -55mila unità) per entrambi i generi e in ogni classe d'età tranne per i 15-24enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 6,9% (-0,2 punti), quello giovanile rimane invariato al 20,2%. Questi i dati pubblicati di recente dall'Istat ma che secondo la Vice Presidente del Senato, Mariolina Castellone (M5S), non rappresentano una radiografia reale del Paese.
"Quello che non viene detto sull'occupazione è che si tratta di contratti precari e sottopagati, perché l’83% dei nuovi contratti è a tempo determinato e oltre il 34% dura un solo mese - lo scrive la Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone in una nota Facebook - . Lavoratori fantasmi che non possono chiedere un mutuo o fare progetti a lungo termine perché pur lavorando non arrivano a fine mese, i cosiddetti lavoratori poveri che in Italia sono oltre 4 milioni e sono soprattutto giovani. Tagli alla decontribuzione sud, contrasto al salario minimo, eliminazione degli sgravi fiscali per i cervelli che rientrano dall’estero, sono solo alcune delle misure di questo Governo contro il lavoro giovanile. Noi però non ci arrendiamo e abbiamo depositato in Corte di Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare per introdurre il Salario minimo legale. Stiamo raccogliendo le firme per raggiungere le 50mila sottoscrizioni e così arrivare a discutere la proposta di Legge" - conclude. - (PRIMAPRESS)
"Quello che non viene detto sull'occupazione è che si tratta di contratti precari e sottopagati, perché l’83% dei nuovi contratti è a tempo determinato e oltre il 34% dura un solo mese - lo scrive la Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone in una nota Facebook - . Lavoratori fantasmi che non possono chiedere un mutuo o fare progetti a lungo termine perché pur lavorando non arrivano a fine mese, i cosiddetti lavoratori poveri che in Italia sono oltre 4 milioni e sono soprattutto giovani. Tagli alla decontribuzione sud, contrasto al salario minimo, eliminazione degli sgravi fiscali per i cervelli che rientrano dall’estero, sono solo alcune delle misure di questo Governo contro il lavoro giovanile. Noi però non ci arrendiamo e abbiamo depositato in Corte di Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare per introdurre il Salario minimo legale. Stiamo raccogliendo le firme per raggiungere le 50mila sottoscrizioni e così arrivare a discutere la proposta di Legge" - conclude. - (PRIMAPRESS)