Consiglio europeo: i propositi dei leder dei paesi membri su pandemia e migrazioni
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - La prima giornata del Consiglio europeo è servito a fare il punto sugli obiettivi raggiunti nella vaccinazione ma anche con uno sguardo alla situazione epidemiologica con la diffusione delle varianti. E per il ritorno ai viaggi all'interno dell'Ue si guarda al green pass. Il Consiglio europeo ha accolto con favore la decisione adottata dalla 74a Assemblea mondiale della sanità (AMS) di tenere, nel novembre 2021, una sessione speciale dell'AMS dedicata a una convenzione quadro sulla preparazione e la risposta alle pandemie. L'UE continuerà ad adoperarsi a favore di un trattato internazionale sulle pandemie.
Argomento atteso dal premier Draghi che ne aveva sollecitato una approfondita discussione, è stato quello dei migranti. Il Consiglio europeo ha discusso della situazione migratoria lungo le varie rotte. Sebbene le misure adottate dall'UE e dagli Stati membri abbiano ridotto negli ultimi anni i flussi irregolari complessivi, gli sviluppi su alcune rotte destano grave preoccupazione e richiedono una vigilanza costante e azioni urgenti. Al fine di scongiurare la perdita di vite umane e ridurre la pressione alle frontiere europee saranno intensificati, quale parte integrante dell'azione esterna dell'Unione europea, i partenariati e la cooperazione reciprocamente vantaggiosi con i paesi di origine e di transito. L'approccio sarà pragmatico, flessibile e su misura, utilizzerà in modo coordinato, come Team Europa, tutti gli strumenti e gli incentivi disponibili dell'UE e degli Stati membri e sarà messo in atto in stretta cooperazione con l'UNHCR e l'OIM. Dovrebbe riguardare tutte le rotte e basarsi su un approccio che prenda in considerazione l'intero tragitto, affrontando le cause profonde, sostenendo i rifugiati e gli sfollati nella regione, sviluppando capacità di gestione della migrazione, eradicando il traffico e la tratta di migranti, rafforzando i controlli alle frontiere, cooperando in merito a ricerca e soccorso, affrontando la migrazione legale nel rispetto delle competenze nazionali e garantendo il ritorno e la riammissione. Dal Consiglio europeo, dunque, arriva l'invito alla Commissione e l'Alto rappresentante a rafforzare immediatamente le azioni concrete condotte con i paesi di origine e di transito prioritari nonché il sostegno tangibile nei loro confronti; entro l'autunno 2021, dovranno essere predisposti piani d'azione per i paesi di origine e di transito prioritari indicando obiettivi chiari, ulteriori misure di sostegno e tempistiche concrete. - (PRIMAPRESS)
Argomento atteso dal premier Draghi che ne aveva sollecitato una approfondita discussione, è stato quello dei migranti. Il Consiglio europeo ha discusso della situazione migratoria lungo le varie rotte. Sebbene le misure adottate dall'UE e dagli Stati membri abbiano ridotto negli ultimi anni i flussi irregolari complessivi, gli sviluppi su alcune rotte destano grave preoccupazione e richiedono una vigilanza costante e azioni urgenti. Al fine di scongiurare la perdita di vite umane e ridurre la pressione alle frontiere europee saranno intensificati, quale parte integrante dell'azione esterna dell'Unione europea, i partenariati e la cooperazione reciprocamente vantaggiosi con i paesi di origine e di transito. L'approccio sarà pragmatico, flessibile e su misura, utilizzerà in modo coordinato, come Team Europa, tutti gli strumenti e gli incentivi disponibili dell'UE e degli Stati membri e sarà messo in atto in stretta cooperazione con l'UNHCR e l'OIM. Dovrebbe riguardare tutte le rotte e basarsi su un approccio che prenda in considerazione l'intero tragitto, affrontando le cause profonde, sostenendo i rifugiati e gli sfollati nella regione, sviluppando capacità di gestione della migrazione, eradicando il traffico e la tratta di migranti, rafforzando i controlli alle frontiere, cooperando in merito a ricerca e soccorso, affrontando la migrazione legale nel rispetto delle competenze nazionali e garantendo il ritorno e la riammissione. Dal Consiglio europeo, dunque, arriva l'invito alla Commissione e l'Alto rappresentante a rafforzare immediatamente le azioni concrete condotte con i paesi di origine e di transito prioritari nonché il sostegno tangibile nei loro confronti; entro l'autunno 2021, dovranno essere predisposti piani d'azione per i paesi di origine e di transito prioritari indicando obiettivi chiari, ulteriori misure di sostegno e tempistiche concrete. - (PRIMAPRESS)