Foibe: il Giorno del ricordo. Le parole in Senato di Mattarella e Draghi a 70 anni dagli orrori
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Si celebra oggi 10 febbraio il 'Giorno del Ricordo' in memoria delle vittime delle foibe. Oggi alle 16 in Senato una cerimonia ufficiale. La commemorazione sarà aperta dal discorso del presidente del Senato, Elisabetta Casellati a cui seguirà quello del presidente della Camera, Roberto Fico. Chiuderà la celebrazione l'intervento del premier Mario Draghi. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il vicepresidente della Corte costituzionale, Daria de Pretis, il ministro degli Esteri, Luigi di Maio e il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. La cerimonia, realizzata in collaborazione con Rai Parlamento, sarà condotta dalla giornalista Maria Antonietta Spadorcia e trasmessa in diretta su Rai 2. I momenti musicali saranno affidati alla viola del maestro Francesco Squarcia mentre l'attrice Isabel Russinova leggerà due brani. Nell'emiciclo interverranno anche il presidente di Federesuli, Giuseppe De Vergottini e il vicepresidente vicario dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Donatella Schürzel. Durante la cerimonia verranno premiate le quattro scuole vincitrici del concorso nazionale "10 febbraio 'Per amor di patria'". In questo ricordo, il pensiero va anche ad Antonio Pitamitz, il giornalista 85enne scomparso da poco che per primo raccontò negli anni '80, l'orrore delle foibe della Jugoslavia comunista di Tito ed il grande esodo degli esuli costretti ad abbandonare le proprie case. Al magazzino 26 di Trieste, trasformato in museo sono in mostra le masserizie degli esuli che raccontano quella fuga per scampare alla ferocia di un regime.
Aggiornamento ore 16
"A distanza di oltre 70 anni dobbiamo cogliere l'opportunità di questa giornata per indagare sulle cause profonde di quanto è accaduto costruendo una memoria storica condivisa. Allontanandoci per sempre da coloro che continuano a coltivare odio e divisione". Così, il presidente del Consiglio Mario Draghidurante la commemorazione, a Palazzo Madama, del giorno del ricordo delle vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata. La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "La ricorrenza di oggi - ha poi sottolineato il premier- deve essere occasione per rafforzare i rapporti con i nostri vicini, dobbiamo guardarci l'una l'altro con benevolenza e rispetto non fare dei confini una causa di conflitto. Dobbiamo trovare unità nella diversità. Il pluralsimo, la democrazia e la libertà sono i principi fondanti della repubblica italiana e le uniche vere garanzie di un'autentica coesistenza tra nazioni e tra persone". - (PRIMAPRESS)
Aggiornamento ore 16
"A distanza di oltre 70 anni dobbiamo cogliere l'opportunità di questa giornata per indagare sulle cause profonde di quanto è accaduto costruendo una memoria storica condivisa. Allontanandoci per sempre da coloro che continuano a coltivare odio e divisione". Così, il presidente del Consiglio Mario Draghidurante la commemorazione, a Palazzo Madama, del giorno del ricordo delle vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata. La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "La ricorrenza di oggi - ha poi sottolineato il premier- deve essere occasione per rafforzare i rapporti con i nostri vicini, dobbiamo guardarci l'una l'altro con benevolenza e rispetto non fare dei confini una causa di conflitto. Dobbiamo trovare unità nella diversità. Il pluralsimo, la democrazia e la libertà sono i principi fondanti della repubblica italiana e le uniche vere garanzie di un'autentica coesistenza tra nazioni e tra persone". - (PRIMAPRESS)