G7 Sud Globale: invito della premier Meloni al pragmatismo sul caso Tunisia. “Si al G20”
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - GIAPPONE - La presidente del Consiglio Meloni, durante la sessione sul 'Sud Globale' al G7 di Hiroshima, ha parlato anche del caso Tunisia,"in una situazione di fra- gilità politica, e a rischio default". "C'è una certa rigidità dell'Fmi perché non si sono ottenute dal presidente Saied le garanzie necessarie,credo che l'approccio debba essere pragmatico,altrimenti rischiamo di peggiorare situazioni già compromesse", ha detto. Meloni ha proposto ai leader di esprimersi positivamente sulla richiesta dell'Unione Africana di aderire al G20.
L'economia della Tunisia, costruita su basi economiche estremamente fragili, potrebbe rivelarsi un boomerang per tutta l'Europa. Dipende fortemente dalle assunzioni nel settore pubblico e da finanziamenti esteri essendo priva di assi strategici interni. Il paese, non ha garantito nel corso degli anni un miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione e il 2023 ha presentato il conto per tutta una serie di problemi strutturali storici e da qualche settimana il dossier tunisino è finito sui tavoli delle più importanti cancellerie europee, alla luce anche di un aumento delle partenze di migranti economici verso Lampedusa. A margine della riunione dei ministri degli affari esteri dell’Unione europea di lunedì 20 marzo, il capo della diplomazia Ue Josep Borrell aveva sintetizzato i timori della sponda nord del Mediterraneo: «Se la Tunisia affonda, c’è il rischio che i flussi migratori aumentino e la possibilità di ulteriori instabilità nella regione. È quanto già sta accadendo. - (PRIMAPRESS)
L'economia della Tunisia, costruita su basi economiche estremamente fragili, potrebbe rivelarsi un boomerang per tutta l'Europa. Dipende fortemente dalle assunzioni nel settore pubblico e da finanziamenti esteri essendo priva di assi strategici interni. Il paese, non ha garantito nel corso degli anni un miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione e il 2023 ha presentato il conto per tutta una serie di problemi strutturali storici e da qualche settimana il dossier tunisino è finito sui tavoli delle più importanti cancellerie europee, alla luce anche di un aumento delle partenze di migranti economici verso Lampedusa. A margine della riunione dei ministri degli affari esteri dell’Unione europea di lunedì 20 marzo, il capo della diplomazia Ue Josep Borrell aveva sintetizzato i timori della sponda nord del Mediterraneo: «Se la Tunisia affonda, c’è il rischio che i flussi migratori aumentino e la possibilità di ulteriori instabilità nella regione. È quanto già sta accadendo. - (PRIMAPRESS)