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LAVORO, CAMUSSO FRENA: "MODIFICHE ARTICOLO 18 NON CI CONVINCONO"

(PRIMAPRESS) - alt ROMA -  Sull'articolo 18 arriva lo stop della Cgil dopo l'intesa tra i partiti. «Vedremo quali proposte saranno fatte: quelle sentite finora dal governo non ci convincono, e non vanno bene», ha affermato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, parlando della riforma del mercato del lavoro. «Gli accordi sono possibili quando c'è un merito che viene condiviso: se dovessi dirlo oggi, credo che ci sia ancora della strada da fare», ha aggiunto. "Per noi l'articolo 18 - ha aggiunto la leader sindacale - è una tutela generale, ha una funzione di deterrenza rispetto all'arbitrio dei licenziamenti. Quindi una discussione deve partire dal salvaguardare questo principio". Poi: "Abbiamo enumerato quali sono le cose necessarie per arrivare a un accordo, e martedì ci aspettiamo delle risposte". "Gli accordi sono possibili quando c'è un merito che viene condiviso: se dovessi dirlo oggi, credo che ci sia ancora della strada da fare" ha anche sottolineato la leader sindacale. Alla domanda sul fatto che le misure per la crescita sembrano slittate, Camusso ha risposto: "Questo mi sembra l'orientamento che hanno assunto ieri sera. Noi abbiamo detto, e continuiamo a dire, che anche facendo una bellissima riforma del mercato del lavoro, questo non determina la creazione di un solo posto di lavoro, e che il vero tema per l'Italia è la crescita". Quanto a Fiat, ha aggiunto: "Noi chiediamo al governo che la Fiat investa in Italia, che faccia dei modelli per essere concorrenziale sul mercato europeo, non consideri l'Italia la ruota di scorta delle produzioni degli altri Paesi. Questa mi pare la sfida rispetto alla quale risposte non ci sono". - (PRIMAPRESS)