Le accuse di Ecri di razzismo alla polizia italiana. Difesa di Mattarella e la spiegazione degli analisti
- di RED-ROM
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - ROMA - Non si placa la polemica suscitata dopo il report Ecri l'organizzazione indipendente del Consiglio d'Europa con il compito di monitorare situazioni di xenofobia e razzismo in Europa. Il rapporto in questione ha preso di mira la polizia italiana parlando di "profilazione razziale" fatta dalle forze dell'ordine. Un'accusa che ha spinto il Capo dello Stato, Mattarella ad intervenire per respingere qualsiasi attribuzione razziale o di "mano pesante" nelle contestazioni non autorizzate. Anche il ministro dell' Interno ha reagito con sdegno: "incredibile che un'organizzazione internazionale possa fare affermazioni simili, del tutto prive di fondamento". "Le nostre forze di polizia sono apprezzate in Italia e nel mondo quali baluardi della democrazia, difesa dei più deboli e vicinanza ai problemi quotidiani dei cittadini",aggiunge Piantedosi. Ma come è arrivata l'Ecri a queste conclusioni? Diversi analisti di Istituti di ricerca sui comportamenti delle pubbliche amministrazioni concordano nel ritenere che questi rapporti nascono dall'utilizzo delle rassegne stampe tematiche internazionali che monitorano un paese creando forti polarizzazioni dovute anche all'influenza delle opposizioni politiche e dai resoconti giornalistici dei corrispondenti esteri. - (PRIMAPRESS)