Sudan: inascoltata la richiesta di tregua per la fine del Ramadan. Oltre 400 le vittime degli scontri
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - SUDAN - Inascoltate le richieste di un cessate il fuoco in occasione del Ramadaniniziato ieri sera. I combattimenti in Sudan proseguono nonostante da Onu e diversi paesi avessero chiesto ai capi dell'esercito regolare e quello dei guerriglieri di dare orso ad una tregua di 48 ore per la ricorrerenza di Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan. Le esplosioni e colpi d'arma da fuoco, invece, sono continuati a riecheggiare nella capitale Khartoum, dove sono stati bombardati diversi quartieri e sono ancora in corso scontri tra esercito e paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), come fa sapere un'organizzazione di medici. La guerra civile in corso avrebbe già causato la morte di oltre 440 le persone e migliaia di feriti. E nel pomeriggio è arrivata la notizia di un operatore dell'Onu ucciso mentre era a bordo del suo veicolo colpito da un fuoco incrociato in una città a sud-ovest della capitale Khartoum.
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