CAMORRA, CASALESI: ESTORSIONE A IMPRENDITORE EDILE, ARRESTI DELLA DIA
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(PRIMAPRESS) - CASERTA - Nella mattinata odierna, in Trentola Ducenta (CE) e Gricignano di Aversa (CE), personale di questo C.O. ha dato esecuzione all’ O.C.C.C. emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale D.D.A. nei confronti di Agostino AUTIERO cl.69 e Cesario PECOVELA cl. 71, entrambi di Gricignano di Aversa, affiliati al clan dei casalesi - ed in particolare al gruppo RUSSO della fazione SCHIAVONE - ritenuti responsabili, in concorso, di estorsione aggravata dai metodi mafiosi in danno di un imprenditore edile locale. AUTIERO Agostino, detto o’ scusut è fratello del più noto Andrea – condannato alla pena dell’ergastolo nel processo Spartacus - storico capozona del Comune di Gricignano di Aversa, dal quale ha ricevuto in eredità il soprannome e la leadership criminale in quel territorio. Proprio a lui, infatti, i casalesi facevano riferimento per controllare i lavori edili in corso a Gricignano e nei comuni limitrofi, quali Orta di Atella e Succivo. Le indagini che hanno portato all’emissione della misura cautelare eseguita in data odierna, sono la prosecuzione di una più ampia attività investigativa che aveva portato, nel giugno 2011, all’emissione di un decreto di fermo del P.M. a carico di dieci persone affiliate al suddetto clan, tutte ritenute, a vario titolo, responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso in danno di numerosi imprenditori e commercianti della zona atellana. In quella circostanza furono tratti in arresto elementi apicali del clan dei casalesi, tra cui Franco RUSSO, fratello di Giuseppe, detto Pepp o’ Padrino, capo dell’omonimo gruppo, già detenuto. Nell’ambito delle relative indagini, supportate da intercettazioni telefoniche ed ambientali, erano state accertate una serie di estorsioni commesse con straordinaria violenza in danno di imprenditori del settore edilizio operanti nell’area atellana, ed in particolare nei comuni di Aversa, Gricignano di Aversa, Cesa, Orta di Atella e Succivo, zona in continua espansione, nella quale diversi imprenditori edili stanno realizzando numerosi manufatti destinati ad opifici e civili abitazioni con investimenti di una certa rilevanza. L’attività svolta evidenziava la particolare efferatezza dei componenti del sodalizio criminoso, i quali, nel porre in essere le minacce estorsive, non disdegnavano l’utilizzo delle armi al fine di dissuadere i taglieggiati. Le ulteriori indagini effettuate in periodi successivi all’esecuzione del citato provvedimento, permettevano di acclarare la responsabilità , relativamente ad uno degli episodi estorsivi, anche di AUTIERO Agostino, nonché di PECOVELA Cesario, già colpito dal decreto di fermo e successivamente scarcerato dal Tribunale del Riesame. - (PRIMAPRESS)