Caso Salvini-Open Arms: dopo l’udienza di Palermo spuntano i coinvolgimenti di altri ministri dell’ex governo giallo-verde
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - PALERMO - Nel giorno dopo le dichiarazioni dell'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini nella nuova udienza del processo Open Arms nell’Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, continua a crescere la polemica tra l'attule ministro dei Trasporti e l'ex premier Giuseppe Conte ma in queste ore si aggiunge anche un nuovo capitolo che vede chiamare in causa anche l'allora ministro del M5S, Toninelli per uno scambio di mail che confermerebbe che Salvini, probabilmente, non è stato l'unico ad aver deciso l'azione che poi lo ha portato all'accusa di sequestro di persona dei migranti che erano a bordo della Open Arms.
L’udienza di ieri si è articolata in più fasi: il leader della Lega ha iniziato rendendo dichiarazioni spontanee per circa un'ora per poi rispondere ai quesiti del pubblico ministero, degli avvocati di parte civile e del collegio giudicante, presieduto da Roberto Murgia ma il processo dovrà analizzare anche lo scenario i cui Salvini non può essere stato l'unico decisore del governo giallo-verde in quella scelta di bloccare lo sbarco dei migranti. - (PRIMAPRESS)
L’udienza di ieri si è articolata in più fasi: il leader della Lega ha iniziato rendendo dichiarazioni spontanee per circa un'ora per poi rispondere ai quesiti del pubblico ministero, degli avvocati di parte civile e del collegio giudicante, presieduto da Roberto Murgia ma il processo dovrà analizzare anche lo scenario i cui Salvini non può essere stato l'unico decisore del governo giallo-verde in quella scelta di bloccare lo sbarco dei migranti. - (PRIMAPRESS)