Consiglio Regionale del Lazio: Stampa Romana e FNSI “mettono in mora” l’ente per la mancanza dell’Area Comunicazione
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - "Il Consiglio Regionale del Lazio ripristini l’Ufficio Stampa”. E’ quanto chiede la Consulta Uffici Stampa dell’Associazione Stampa Romana – FNSI. “L’ufficio stampa è scomparso da anni dall’organigramma del Consiglio regionale del Lazio. E’ stata rinviata al 2026 la previsione di un concorso per l’assunzione, da anni prospettata come imminente, di un dirigente giornalista. Di conseguenza, resta immutata la più volte denunciata sotto ordinazione dei giornalisti a dirigenti amministrativi. Infatti, dopo una serie di incomprensibili riorganizzazioni, una parte dei giornalisti in servizio alla Pisana risponde al dirigente ad interim dell’Area “Comunicazione, Stampa, URP, Pubblicazioni e banche dati, Tutela della privacy” privo dell’iscrizione all’Albo dei giornalisti, così come vuole la legge 150 del 2000″.
Da tempo l’Associazione Stampa Romana chiede il rispetto delle regole. “Adesso appare improcrastinabile un confronto, per la definizione dei nuovi profili professionali introdotti con il più recente rinnovo del contratto delle funzioni locali – dal quale curiosamente è sparito il profilo del “Giornalista pubblico” introdotto nel 2018 -, ma soprattutto per una riorganizzazione dell’attività d’informazione che tenga conto della situazione di disagio lavorativo in cui versano alcuni colleghi.
A tale proposito, la Consulta stigmatizza le ingiuste e immotivate disposizioni lesive della dignità e della professionalità del proprio vicepresidente vicario, Ugo Degl’Innocenti, al quale tra l’altro è stato interdetto inaspettatamente e senza alcun preavviso l’accesso al sito del Consiglio regionale, nel quale inseriva news e comunicati istituzionali sin dal 2008”. - (PRIMAPRESS)
Da tempo l’Associazione Stampa Romana chiede il rispetto delle regole. “Adesso appare improcrastinabile un confronto, per la definizione dei nuovi profili professionali introdotti con il più recente rinnovo del contratto delle funzioni locali – dal quale curiosamente è sparito il profilo del “Giornalista pubblico” introdotto nel 2018 -, ma soprattutto per una riorganizzazione dell’attività d’informazione che tenga conto della situazione di disagio lavorativo in cui versano alcuni colleghi.
A tale proposito, la Consulta stigmatizza le ingiuste e immotivate disposizioni lesive della dignità e della professionalità del proprio vicepresidente vicario, Ugo Degl’Innocenti, al quale tra l’altro è stato interdetto inaspettatamente e senza alcun preavviso l’accesso al sito del Consiglio regionale, nel quale inseriva news e comunicati istituzionali sin dal 2008”. - (PRIMAPRESS)