L’Italia in Ue punta il dito contro Meloni. Cirielli (Affari Esteri): “I perdenti Macron e Sholtz dettano le regole della nuova Europa”
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Il dibattito sull'esclusione e l'isolamento dell'Italia nelle nomine dei vertici dell'UE, sta alimentando lo scontro tra maggioranza ed opposizione nelle segreterie della politica nazionale. Pd e M5S puntano il dito sulla leadership della premier Meloni e al coro si uniscono anche Italia Viva e Avs, portando le divisioni interne a perdere di vista l'unità di un Italia che conta in Europa.
A fare un quadro della situazione è il Vice Ministro degli Affari Esteri, Edmondo Cirelli: "La linea scelta da Macron e da Scholtz - due leader sconfitti pesantemente alle scorse Elezioni Europee - con il sostegno dei popolari tedeschi - per ragioni di politica interna - è destabilizzante per il futuro dell’Unione europea". Lo ha dichiarato l'on. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. "Pensare di usare l’Unione Europea per rafforzarsi nel governo nazionale in Germania o in vista delle elezioni politiche anticipate in Francia è un tradimento dei valori tramandati dai padri fondatori dell’Europa. Ed è ancora più grave immaginare di escludere l’altro grande fondatore, l’Italia, dalle dinamiche di funzionamento dell’Unione. Agire peraltro senza consultare adeguatamente tanti altri Paesi fa rischiare una frattura inedita nella Comunità Europea", ha aggiunto Cirielli. "Molto responsabile la scelta del Premier Italiano, Giorgia Meloni; si è limitata all’astensione nella speranza che la linea del dialogo possa far rinsavire quantomeno i popolari, atteso che i due leader dopo la sconfitta elettorale sembrano aver perso lucidità. Non sorprende la linea anti italiana scelta dalle opposizioni di sinistra, più preoccupate di far la corsa tra di loro a chi è più contro la Meloni piuttosto che a salvaguardare gli interessi nazionali", ha precisato il Vice Ministro. "L’Italia proverà a ricostruire la concordia per superare la logica dello scontro almeno in Consiglio Europeo; il Parlamento, nella sua sovranità, dovrà costruire un suo percorso valoriale dove è chiaro che la destra istituzionale dovrà formarsi e rifondarsi sulla base del risultato elettorale, base della democrazia, provando a mettere insieme ciò che unisce e trovare percorsi comuni sui grandi temi nella speranza che i popolari si chiariscano presto progettando il loro futuro come forti alleati della destra - come sarebbe logico - piuttosto che ridursi a far da spalla alle sinistre, socialisti e verdi, spesso anche radicali, e condannarsi all’estinzione", ha concluso Cirielli. - (PRIMAPRESS)
A fare un quadro della situazione è il Vice Ministro degli Affari Esteri, Edmondo Cirelli: "La linea scelta da Macron e da Scholtz - due leader sconfitti pesantemente alle scorse Elezioni Europee - con il sostegno dei popolari tedeschi - per ragioni di politica interna - è destabilizzante per il futuro dell’Unione europea". Lo ha dichiarato l'on. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. "Pensare di usare l’Unione Europea per rafforzarsi nel governo nazionale in Germania o in vista delle elezioni politiche anticipate in Francia è un tradimento dei valori tramandati dai padri fondatori dell’Europa. Ed è ancora più grave immaginare di escludere l’altro grande fondatore, l’Italia, dalle dinamiche di funzionamento dell’Unione. Agire peraltro senza consultare adeguatamente tanti altri Paesi fa rischiare una frattura inedita nella Comunità Europea", ha aggiunto Cirielli. "Molto responsabile la scelta del Premier Italiano, Giorgia Meloni; si è limitata all’astensione nella speranza che la linea del dialogo possa far rinsavire quantomeno i popolari, atteso che i due leader dopo la sconfitta elettorale sembrano aver perso lucidità. Non sorprende la linea anti italiana scelta dalle opposizioni di sinistra, più preoccupate di far la corsa tra di loro a chi è più contro la Meloni piuttosto che a salvaguardare gli interessi nazionali", ha precisato il Vice Ministro. "L’Italia proverà a ricostruire la concordia per superare la logica dello scontro almeno in Consiglio Europeo; il Parlamento, nella sua sovranità, dovrà costruire un suo percorso valoriale dove è chiaro che la destra istituzionale dovrà formarsi e rifondarsi sulla base del risultato elettorale, base della democrazia, provando a mettere insieme ciò che unisce e trovare percorsi comuni sui grandi temi nella speranza che i popolari si chiariscano presto progettando il loro futuro come forti alleati della destra - come sarebbe logico - piuttosto che ridursi a far da spalla alle sinistre, socialisti e verdi, spesso anche radicali, e condannarsi all’estinzione", ha concluso Cirielli. - (PRIMAPRESS)
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