Moscovici (Ue) in cerca di rassicurazioni sulla manovra da Conte. Oggi incontro a Palazzo Chigi
(PRIMAPRESS) - ROMA- Questa mattina (22 novembre) il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avrà un incontro con il Commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici a Palazzo Chigi. La visita dell’esponente della Ue, con ogni probabilità, ha lo scopo di capire gli esiti della manovra dopo la discussione dei molti emendamenti posti a correttivo del decreto sia da parte della maggioranza (M5S, Pd e Leu) che del centro-destra. Lo stesso Moscovici nei giorni scorsi, pur avendo guardato di buon occhio la manovra italiana, aveva,tuttavia, espresso i propri dubbi sui molti emendamenti che potrebbero modificare anche sostanzialmente l’impianto del decreto. Preoccupazioni legittime visto che i maggiori emendamenti sono arrivati proprio dalla maggioranza facendo emergere delle contraddizioni interne all’alleanza di governo ed alla sua tenuta.
Non si sa, invece, se Conte cercherà di portare all’attenzione di Moscovici anche la vertenza ArcelorMittal che potrebbe essere vista anche come una questione di respiro europeo considerato il ruolo che l’acciaio riveste nello scenario internazionale. Le maggiori aziende dell’automotive europeo - come, peraltro, ha ricordato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ieri sera a Porta a Porta - si approvvigionano dell’acciaio di ottima qualità prodotto negli stabilimenti italiani e l’eventuale scomparsa dell’ex Ilva sarebbe un danno non solo del nostro paese ma di tutta la comunità europea. - (PRIMAPRESS)
Non si sa, invece, se Conte cercherà di portare all’attenzione di Moscovici anche la vertenza ArcelorMittal che potrebbe essere vista anche come una questione di respiro europeo considerato il ruolo che l’acciaio riveste nello scenario internazionale. Le maggiori aziende dell’automotive europeo - come, peraltro, ha ricordato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ieri sera a Porta a Porta - si approvvigionano dell’acciaio di ottima qualità prodotto negli stabilimenti italiani e l’eventuale scomparsa dell’ex Ilva sarebbe un danno non solo del nostro paese ma di tutta la comunità europea. - (PRIMAPRESS)