On.Roberto Pella (FI): "Utilizzare scostamento per aiuti mirati ai settori più colpiti. Non al buio con pioggia di codici ATECO"
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Oggi 20 gennaio, in Audizione congiunta Camera e Senato, il Ministro dell'economia e delle finanze, On. Roberto Gualtieri, é intervenuto per illustrare la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio pari a 32 miliardi di indebitamento netto. Ciononostante non é stata sufficientemente precisa la descrizione dell'impiego delle risorse dello scostamento, e dei relativi criteri di assegnazione: dopo aver appena superato una crisi al buio, non vorremmo proseguire nelle tenebre anche per le destinazioni delle misure dello scostamento richiesto dal Governo al Parlamento, per il quale é necessaria ampia maggioranza.
Necessario cambiare le modalità dei ristori e adottare criteri più efficaci, poiché, se una parte del Paese deve poter riprendere a correre, un'altra parte non può farcela perché appartiene a settori fortemente impattati dalla crisi che non saranno i primi a ripartire per ragioni oggettive: complessivamente, bisognerà quindi sostenere le imprese che abbiano avuto un calo del fatturato superiore al 30% su base annuale, e non mensile, un approccio che ha portato finora a forti disuguaglianze e penalizzazioni. Altrettanto essenziale diventa superare il criterio di aiuti a pioggia sulla base delle liste dei codici ATECO, analizzando invece attentamente le reali e mirate necessità dei vari comparti. Idem dicasi per la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali, la cui copertura il Ministro ha assicurato fino al 30 giugno: sempre in base a valutazioni complessive sulla perdita di fatturato, dovranno essere selezionati i settori e i lavoratori più fragili e colpiti, come il tessile o gli stagionali.
Lo scenario di fine marzo che si profila all'orizzonte include snodi importanti che vanno valutati sin da ora, in maniera trasparente, per evitare ulteriori aggravi sulla finanza pubblica e per darci altresì la possibilità di discutere e pianificare il periodo post-pandemico. - (PRIMAPRESS)
Necessario cambiare le modalità dei ristori e adottare criteri più efficaci, poiché, se una parte del Paese deve poter riprendere a correre, un'altra parte non può farcela perché appartiene a settori fortemente impattati dalla crisi che non saranno i primi a ripartire per ragioni oggettive: complessivamente, bisognerà quindi sostenere le imprese che abbiano avuto un calo del fatturato superiore al 30% su base annuale, e non mensile, un approccio che ha portato finora a forti disuguaglianze e penalizzazioni. Altrettanto essenziale diventa superare il criterio di aiuti a pioggia sulla base delle liste dei codici ATECO, analizzando invece attentamente le reali e mirate necessità dei vari comparti. Idem dicasi per la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali, la cui copertura il Ministro ha assicurato fino al 30 giugno: sempre in base a valutazioni complessive sulla perdita di fatturato, dovranno essere selezionati i settori e i lavoratori più fragili e colpiti, come il tessile o gli stagionali.
Lo scenario di fine marzo che si profila all'orizzonte include snodi importanti che vanno valutati sin da ora, in maniera trasparente, per evitare ulteriori aggravi sulla finanza pubblica e per darci altresì la possibilità di discutere e pianificare il periodo post-pandemico. - (PRIMAPRESS)