Protesta agricoltori: dalla vetrina di Sanremo all’Irpef cancellata che fa discutere Salvini e Lollobrigida
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - SANREMO - La protesta degli agricoltori italiani, pur con le stesse richieste, è molto diversa da quella dei fermier francesi che hanno gettato letame per farsi ascoltare a Parigi come a Bruxelles. E a Sanremo hanno aderito ad una più moderata e simbolica protesta accettando la lettura delle loro istanza da parte di Amadeus che dopo la mezzanotte ha letto un comunicato.
"Protestiamo quindi per difendere la dignità di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto valore alle nostre produzioni. Un Futuro all'Agricoltura e al Made in Italy. Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c'è vita, non c'è sovranità alimentare, non c'è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli".
Della protesta dei trattori che ha animato queste settimane ora è probabile che rimarrà solo qualche coda di manifestazione perchè la terra "non può essere lasciata sola per troppo tempo" spiegano con i motori accesi verso là strade ritorno alcuni agricoltori. In fondo qualche passo avanti è stato fatto. Da Bruxelles è arrivato il dietrofront su uso dei pesticidi e sulle zone di fermo coltivazione e dal governo italiano la cancellazione dell'Irpef per reddito sotto i 10 mila euro che la premier Meloni ha messo sul tavolo delle trattattive delle organizzazioni agricole. Troppo poco ribattono le opposizioni finendo, loro malgrado, di trovarsi d'accordo con il leader della Lega Salvini che a sua volta polemizza con il ministro Lollobrigida provocando scontri interni. - (PRIMAPRESS)
"Protestiamo quindi per difendere la dignità di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto valore alle nostre produzioni. Un Futuro all'Agricoltura e al Made in Italy. Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c'è vita, non c'è sovranità alimentare, non c'è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli".
Della protesta dei trattori che ha animato queste settimane ora è probabile che rimarrà solo qualche coda di manifestazione perchè la terra "non può essere lasciata sola per troppo tempo" spiegano con i motori accesi verso là strade ritorno alcuni agricoltori. In fondo qualche passo avanti è stato fatto. Da Bruxelles è arrivato il dietrofront su uso dei pesticidi e sulle zone di fermo coltivazione e dal governo italiano la cancellazione dell'Irpef per reddito sotto i 10 mila euro che la premier Meloni ha messo sul tavolo delle trattattive delle organizzazioni agricole. Troppo poco ribattono le opposizioni finendo, loro malgrado, di trovarsi d'accordo con il leader della Lega Salvini che a sua volta polemizza con il ministro Lollobrigida provocando scontri interni. - (PRIMAPRESS)