Mariupol: il confine sottile tra propaganda e realtà nel bombardamento del teatro che ospitava bambini
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - MARIUPOL (UCRAINA) - La commozione e lo sdegno per il bombardamento russo di ieri del teatro di Mariupol che ospitava civili e bambini ha alimentato la rabbia sui social. Ma nella guerra di propaganda di questi giorni è ache difficile esercitare una corretta e veritiera cronaca. "Finché non sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell'area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili". Così Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, si espresso sul bombardamento del Teatro di Mariupol, lasciando intendere che non è da escludere che il teatro con quelle enormi scritte che segnalavano la presenza di bambini, in realtà potessero nascondere un obiettivo militare. L'organizzazione, infatti, precisa di non aver potuto contattare nessuno a Mariupol "per determinare se i civili avessero lasciato il teatro prima dell'attacco". Foto e testimonianze precedenti mostrano la presenza di persone in abiti civili, ma questo non contribuisce a stabilire la verità. - (PRIMAPRESS)