Una ricerca del Cnr riconosce al Governo la fiducia (79,3%) sul contrasto al coronavirus
- di Pasquale Alfieri
- in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr ha sviluppato una ricerca per studiare gli aspetti socio-compartimentali scaturiti nella cittadinanza dal contrasto ed alle misure restrittive per il coronavirus. L’indagine, firmata da Rino Falcone, Cristiano Castelfranchi ed Elisa Colì, ha indagato il livello di fiducia circa gli strumenti e le azioni messe in atto dalle istituzioni. Il campione intervistato si è basato su 4.260 persone (ultimi dati raccolti il 14 marzo scorso) in età compresa tra i 18 e gli 85 anni con una segmentazione del 57% di femmine e 43% di maschi e con un titolo di studio prevalentemente alto.
Il 79,3% degli intervistati ha riconosciuto all’Autorità Pubblica, una competenza nell’assunzione dei provvedimenti con appena un 6,3% dichiaratosi scettico mentre il 14,4% ha sospeso il giudizio in attesa delle evoluzioni. Il 71,7% ha giudicato positivo l’utilizzo degli esperti per gestire l’emergenza, tuttavia, un 54,3% del campione ha evidenziato delle contraddittorietà nella gestione. Sulla polemica tra governo centrale e autonomia delle regioni su chi dovesse decidere in emergenza di materia sanitaria, il campione dello studio del Cnr vede un riconoscimento della leadership al Governo Nazional con il 72,8%. Sullo scopo dei provvedimenti il campione ha bocciato la finalità di tranquillizzare l’opinione pubblica. Su che cosa accadrà, gli intervistati tradiscono tutta l’incertezza del caso e confidano sul fatto che tutti stiano seguendo l’osservanza delle misure restrittive (79,2%). Se il giudizio resta alto sull’informazione ricevuta rispetto agli atteggiamenti di prevenzione da assumere, il campione vedrebbe un maggiore “pugno duro” sulle imposizioni per evitare che altri non osservino le regole. - (PRIMAPRESS)
Il 79,3% degli intervistati ha riconosciuto all’Autorità Pubblica, una competenza nell’assunzione dei provvedimenti con appena un 6,3% dichiaratosi scettico mentre il 14,4% ha sospeso il giudizio in attesa delle evoluzioni. Il 71,7% ha giudicato positivo l’utilizzo degli esperti per gestire l’emergenza, tuttavia, un 54,3% del campione ha evidenziato delle contraddittorietà nella gestione. Sulla polemica tra governo centrale e autonomia delle regioni su chi dovesse decidere in emergenza di materia sanitaria, il campione dello studio del Cnr vede un riconoscimento della leadership al Governo Nazional con il 72,8%. Sullo scopo dei provvedimenti il campione ha bocciato la finalità di tranquillizzare l’opinione pubblica. Su che cosa accadrà, gli intervistati tradiscono tutta l’incertezza del caso e confidano sul fatto che tutti stiano seguendo l’osservanza delle misure restrittive (79,2%). Se il giudizio resta alto sull’informazione ricevuta rispetto agli atteggiamenti di prevenzione da assumere, il campione vedrebbe un maggiore “pugno duro” sulle imposizioni per evitare che altri non osservino le regole. - (PRIMAPRESS)