Fiscalità: l’UE rivede la lista dei paesi non cooperativi ai fini fiscali
- di Pasquale Alfieri
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - L'UE continua a promuovere una concorrenza fiscale leale e ad affrontare le pratiche fiscali dannose. Il Consiglio ha adottato oggi conclusioni sulla lista UE riveduta delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, decidendo di mantenere nella lista i seguenti paesi: Samoa americane, Figi, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini degli Stati Uniti e Vanuatu.
Il Consiglio deplora il fatto che tali giurisdizioni restino non cooperative sulle questioni fiscali e le invita ad aprire un canale di dialogo con il gruppo "Codice di condotta" al fine di risolvere le questioni individuate.
La lista riveduta (allegato I) contempla solo i paesi che non hanno partecipato a un dialogo costruttivo con l'UE in materia di governance fiscale o non hanno rispettato i propri impegni volti ad attuare le riforme necessarie. Tali riforme dovrebbero mirare alla conformità con una serie di criteri oggettivi di buona governance fiscale, che includono la trasparenza fiscale, l'equa imposizione e l'attuazione delle norme internazionali intese a prevenire l'erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. - (PRIMAPRESS)
La lista riveduta (allegato I) contempla solo i paesi che non hanno partecipato a un dialogo costruttivo con l'UE in materia di governance fiscale o non hanno rispettato i propri impegni volti ad attuare le riforme necessarie. Tali riforme dovrebbero mirare alla conformità con una serie di criteri oggettivi di buona governance fiscale, che includono la trasparenza fiscale, l'equa imposizione e l'attuazione delle norme internazionali intese a prevenire l'erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. - (PRIMAPRESS)