Ambiente, la Fiper contro gli impianti a biomasse che producono solo energia elettrica
- di RED ROMA
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - ROMA – “Si tratta di impianti lontani anni luce dal concetto di efficienza energetica ma godono lo stesso di incentivi. Da tempo abbiamo denunciato la politica di incentivazione alla sola produzione elettrica da biomasse legnose e anche l’Antitrust ha segnalato al Governo il problema”. Si aptre con questa dura critica la lettera che la il presidente della FIPER (Federazione Italiana dei Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili) Walter Righini ha inviato ai membri della X Commissione della Camera in merito al documento conclusivo sull’Indagine Conoscitiva della S.E.N. (Strategia Energetica Nazionale).
L’indirizzo preso in ambito di strategie future, ovvero la proposta di puntare sulla riduzione dei consumi di energia attraverso interventi di efficienza energetica anche nella produzione di energia da fonti rinnovabili, è positiva anche per gli esperti Fiper, che però intravedono una difficoltà al raggiungimento dell’obiettivo ultimo se non verrà considerata l’energia termica ma solo quella elettrica. Anzi, quest’ultima, secondo Fiper, va considerata in questi casi più come un sottoprodotto di co-generazione rispetto a quella termica piuttosto che il contrario.
In particolare FIPER – si legge ancora nella lettera - esprime forte preoccupazione per l’indicazione di pag. 448 del documento presentato da S.E.N. in merito alla valutazione delle problematiche connesse alla sostenibilità ambientale ed economica relativa all’impiego della biomassa legnosa (in particolare, pellet e cippato) negli usi di riscaldamento.
Secondo la FIPER la valutazione riguardo la sostenibilità economica ed ambientale dell’uso delle biomasse legnose a fini energetici, riguarda i grandi impianti che producono la sola energia elettrica, che dissipano tutto il calore contemporaneamente prodotto e necessitano per il loro funzionamento di ingenti quantità di biomassa legnosa che la filiera locale non riesce a garantire.
“Ci sorprende dunque – conclude Righini - che l’indagine non consideri questo aspetto e trascuri gli effetti positivi che la filiera bosco-legno - energia termica in ambito locale sta producendo attraverso interventi di prevenzione dei rischi idrogeologici e manutenzione del territorio, come peraltro auspicati nei giorni scorsi dallo stesso presidente Napolitano. Auspichiamo che nella discussione finale del 21 ottobre si tenga conto di questa segnalazione e provveda all’eliminazione del paragrafo di cui sopra”. - (PRIMAPRESS)