Ambiente, Ong: “L’Italia difenda le batterie sostenibili all’Environment Council di Bruxelles”
- di RED-ROM
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - ROMA - “Il Governo italiano deve respingere le proposte del Consiglio Europeo sul Regolamento Batterie contrastando così un’ipotesi di proroga destinata, in caso di approvazione, a rallentare pericolosamente la decarbonizzazione dell’economia e dei trasporti”. È la richiesta avanzata dalle associazioni Transport & Environment Italia, Amnesty International Italia, Kyoto Club, Legambiente, WWF Italia, Greenpeace Italia, Cittadini per l’Aria e Sbilanciamoci al Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in previsione dell’Environment Council che si terrà lunedì 20 dicembre a Bruxelles dove l’Italia, insieme agli altri Paesi europei, sarà chiamata ad esprimere la sua posizione in merito alla nuova proposta di Regolamento per le Batterie.
La proposta di Regolamento intende garantire la sostenibilità ambientale delle batterie tramite l’inserimento di una soglia massima di CO2, in modo da limitare le emissioni climalteranti associate al processo di produzione. Essa, inoltre, mira ad assicurare che i processi di approvvigionamento delle materie prime avvengano nel rispetto degli standard di Due Diligence per una catena del valore responsabile, capace di evitare abusi ambientali e dei diritti umani.
Le proposte di proroga, secondo le associazioni ambientaliste, mettono a rischio la transizione ecologica
A pesare sul futuro della normativa, però, è il recente Testo di compromesso della presidenza 13135/21 presentato dal Consiglio europeo che propone una proroga fino a 66 mesi (quattro anni in più rispetto alla proposta della Commissione) per l’introduzione di regole mirate a ridurre la carbon footprint delle batterie. Nonché un differimento di 36 mesi (due anni in più in confronto alla proposta della Commissione) per l’introduzione di controlli obbligatori sulla catena di produzione e un ulteriore rinvio di due anni nell’entrata in vigore delle regole sui requisiti di prestazione e di durabilità delle batterie. Da qui l’appello al Ministro Cingolani, affinchè respinga a nome dell’Italia ogni ipotesi di proroga e di appoggiare le tempistiche proposte dalla Commissione Europea. - (PRIMAPRESS)
La proposta di Regolamento intende garantire la sostenibilità ambientale delle batterie tramite l’inserimento di una soglia massima di CO2, in modo da limitare le emissioni climalteranti associate al processo di produzione. Essa, inoltre, mira ad assicurare che i processi di approvvigionamento delle materie prime avvengano nel rispetto degli standard di Due Diligence per una catena del valore responsabile, capace di evitare abusi ambientali e dei diritti umani.
Le proposte di proroga, secondo le associazioni ambientaliste, mettono a rischio la transizione ecologica
A pesare sul futuro della normativa, però, è il recente Testo di compromesso della presidenza 13135/21 presentato dal Consiglio europeo che propone una proroga fino a 66 mesi (quattro anni in più rispetto alla proposta della Commissione) per l’introduzione di regole mirate a ridurre la carbon footprint delle batterie. Nonché un differimento di 36 mesi (due anni in più in confronto alla proposta della Commissione) per l’introduzione di controlli obbligatori sulla catena di produzione e un ulteriore rinvio di due anni nell’entrata in vigore delle regole sui requisiti di prestazione e di durabilità delle batterie. Da qui l’appello al Ministro Cingolani, affinchè respinga a nome dell’Italia ogni ipotesi di proroga e di appoggiare le tempistiche proposte dalla Commissione Europea. - (PRIMAPRESS)