Cop28: 20 paesi firmano per il ritorno al nucleare contro la sudditanza del gas. In testa Usa e Francia
- di RED-ROM
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - DUBAI - Sono 20 i paesi tra cui Usa, Francia ed Emirati Arabi che hanno chiesto, in una dichiarazione congiunta alla Cop28, di triplicare le capacità energetiche nu- cleari nel mondo entro il 2050, per ridurre la dipendenza da carbone e gas, che è risultata una delle sfide principali di questo vertice. L'annuncio è stato fatto da John Kerry, inviato americano per il clima,a Dubai, insieme a diversi leader tra cui il presidente francese Macron e il premier belga De Croo.Cina e Russia,i principali costruttori di centrali nucleari nel mondo, non sono tra i firmatari.
Ieri era stato confermato il Fondo di solidarietà per i paesi colpiti da calamità provocate dai cambiamenti climatici. Fondo a cui contribuirà anche l'Italia come anticipato dalla premier Giorgia Meloni con 130 milioni di euro mentre questa mattina ha ribadito il suo concetto di interventi sui paesi africani senza il paternalismo "occidentale" ma stimolando collaborazioni attive in difesa degli ecosistemi sui territori. Oggi è intervenuto a distanza anche Papa Francesco che ha dovuto rinunciare in presenza al summit per un bronchite da curare. Il Santo Padre ha affidato al Cardinale Parolin la lettura del suo messaggio: Per affrontare il “delirio di onnipotenza” rappresentato dal cambiamento climatico, così come per promuovere la pace nel mondo, è necessario uscire dalle “strettoie dei particolarismi e dei nazionalismi” e dare un nuovo impulso al “mutlilateralismo”, via maestra di una urgente “conversione ecologica”. - (PRIMAPRESS)
Ieri era stato confermato il Fondo di solidarietà per i paesi colpiti da calamità provocate dai cambiamenti climatici. Fondo a cui contribuirà anche l'Italia come anticipato dalla premier Giorgia Meloni con 130 milioni di euro mentre questa mattina ha ribadito il suo concetto di interventi sui paesi africani senza il paternalismo "occidentale" ma stimolando collaborazioni attive in difesa degli ecosistemi sui territori. Oggi è intervenuto a distanza anche Papa Francesco che ha dovuto rinunciare in presenza al summit per un bronchite da curare. Il Santo Padre ha affidato al Cardinale Parolin la lettura del suo messaggio: Per affrontare il “delirio di onnipotenza” rappresentato dal cambiamento climatico, così come per promuovere la pace nel mondo, è necessario uscire dalle “strettoie dei particolarismi e dei nazionalismi” e dare un nuovo impulso al “mutlilateralismo”, via maestra di una urgente “conversione ecologica”. - (PRIMAPRESS)