Corepla: "I centri di selezione della plastica sono in over quota". Si rischia una bomba chimica
- di Pasquale Alfieri
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dopo l’Associazione per il riciclo delle materie plastiche (Assorimap) ora è anche Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta ed il riciclo degli imballaggi di plastica a scrivere al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per sollecitare misure in risposta alla grave emergenza dell’intera filiera della raccolta differenziata per gli imballaggi di plastica con una possibilità di dover sospendere i ritiri. “Il principale problema operativo - scrive Corepla nella nota il presidente Antonello Ciotti - riguarda la gestione degli scarti non riciclabili prodotti dai Centri di selezione essendo venuti meno strutture di collocazione italiane estere con la paralisi creata dall’emergenza sanitaria da coronavirus”.
Alcuni centri di selezione come avverte il consorzio, hanno già sospeso le attività di differenziazione per raggiunti limiti di stoccaggio ed altri si stanno avviando ad essere in over quota creando un corto circuito anche nelle operazioni di riciclo. Ma a preoccupare la filiera del riciclo sono le conseguenze che generano la mancanza di spazi adeguati per la termovalorizzazione e lo smaltimento rischiando di creare accumuli di rifiuti senza precedenti mentre si sta combattendo un’emergenza sanitaria di grandi proporzioni. - (PRIMAPRESS)
Alcuni centri di selezione come avverte il consorzio, hanno già sospeso le attività di differenziazione per raggiunti limiti di stoccaggio ed altri si stanno avviando ad essere in over quota creando un corto circuito anche nelle operazioni di riciclo. Ma a preoccupare la filiera del riciclo sono le conseguenze che generano la mancanza di spazi adeguati per la termovalorizzazione e lo smaltimento rischiando di creare accumuli di rifiuti senza precedenti mentre si sta combattendo un’emergenza sanitaria di grandi proporzioni. - (PRIMAPRESS)