Energia: 10 miliardi di metri cubi di metano sprecati in torcia. L'allarme di EDF
- di RED-ROM
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - ROMA - Secondo un report dell’AIE, (l’Agenzia Internazionale dell’Energia) il 70% delle emissioni di metano in questo settore può essere ridotto utilizzando le tecnologie esistenti. "Il problema della sicurezza energetica - si legge in una nota dell'AIE si lega ora più che mai alla necessità di evitare ogni spreco di gas". La questione sollevata dall'agenzia si riferisce alle perdite globali di metano dell'attività di Oil&Gas: "se fossero state catturate e vendute, i mercati del gas naturale sarebbero stati riforniti con altri 180 miliardi di metri cubi di gas naturale". Nello specifico, ad esempio il recente accordo tra Italia e Algeria che aveva visto Draghi e Di Maio in missione, per la fornitura di 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno, prevede un incremento nello sviluppo di progetti upstream dei campi algerini. Uno studio dell'agenzia britannica Capterio, specializzata nel recupero del gas perduto, tuttavia rileva che queste nuove perforazioni, che non escludono il rischio di nuove emissioni, non sarebbero necessarie se si recuperasse il gas bruciato in torcia in quel Paese, che sono valutati in circa 10 miliardi di metri cubi l’anno. Situazione che avrebbe potuto vedere maggiormente impegnata l'Unione Europea nelle misure applicate per ridure i consumi energetici sull'onda della politica mainstream di transizione ecologica.
Fred Frupp, presidente di Environmental Defense Fund (EDF) l’associazione ambientalista internazionale da anni impegnata, anche nel nostro Paese, in una campagna per la riduzione delle emissioni di metano (CH4) dall’industria energetica ha affermato che la riduzione delle emissioni offre il modo più veloce per rallentare il riscaldamento globale. "Il metano - ha sottolineato EDF - è la componente principale del gas naturale e le sue emissioni sono in rapido aumento. Si tratta di un dato particolarmente allarmante in quanto il metano ha un potere di riscaldamento globale di oltre 80 volte superiore rispetto all’ anidride carbonica nell’arco dei primi 20 anni dal suo rilascio in atmosfera". - (PRIMAPRESS)
Fred Frupp, presidente di Environmental Defense Fund (EDF) l’associazione ambientalista internazionale da anni impegnata, anche nel nostro Paese, in una campagna per la riduzione delle emissioni di metano (CH4) dall’industria energetica ha affermato che la riduzione delle emissioni offre il modo più veloce per rallentare il riscaldamento globale. "Il metano - ha sottolineato EDF - è la componente principale del gas naturale e le sue emissioni sono in rapido aumento. Si tratta di un dato particolarmente allarmante in quanto il metano ha un potere di riscaldamento globale di oltre 80 volte superiore rispetto all’ anidride carbonica nell’arco dei primi 20 anni dal suo rilascio in atmosfera". - (PRIMAPRESS)