Il piano di Moncler per la sostenibilità con "Born to Protect": dalla carbon neutrality al riciclo degli scarti
- di RED-ROM
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - MILANO - Quella brutta immagine del sistema di raccolta delle piume d’oca che aveva coinvolto anche Moncler, è da tempo alle spalle. Ora l’azienda dell’azionista di riferimento Remo Ruffini ha fatto della sostenibilità un dei punti di forza. Il nuovo piano, denominato ‘Born to protect‘, che vede la responsabilità ambientale e sociale sempre più parte integrante del modello di business, infatti, si focalizza su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.
“Il mondo – commenta Remo Ruffini, presidente e AD di Moncler – sta affrontando sfide ambientali e sociali sempre più urgenti unite a un’emergenza sanitaria che ora più che mai ci ricorda che i risultati raggiunti oggi non possono e non devono bastare per domani. Per essere all’altezza di queste sfide come individui, organizzazioni e aziende, è necessario mettere in campo energie straordinarie, quelle che si generano solo quando le persone si uniscono verso obiettivi comuni. È tempo di sperimentare nuovi approcci, nuovi modi di lavorare e nuove azioni per cercare soluzioni anche laddove non avremmo pensato di poterle trovare”.
Il Piano di Sostenibilità di Moncler include obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale tra cui il raggiungimento della carbon neutrality, il riciclo degli scarti di produzione, l’utilizzo diffuso di nylon sostenibile, l’eliminazione della plastica monouso. Come ulteriore passo verso un approccio sempre più circolare, Moncler inizierà a riciclare piuma certificata secondo il Protocollo DIST* attraverso un processo meccanico innovativo, che consente un risparmio di acqua di circa il 70% rispetto ad un processo tradizionale di riciclo della piuma. Il Piano si focalizza anche sulla tracciabilità delle materie prime e il continuo miglioramento degli standard sociali e ambientali lungo la filiera grazie ad una stretta collaborazione con i propri partner produttivi. Sono inoltre previste iniziative di sensibilizzazione interna ed esterna per favorire e valorizzare la diversità e promuovere una cultura sempre più inclusiva.
L’azienda, a settembre 2019, ha debuttato negli indici Dow Jones Sustainability (Djsi) World e Europe, mentre lo scorso luglio ha sottoscritto con Intesa San Paolo un accordo di finanziamento di tipo sustainability-linked revolving credit facility fino ad un importo massimo di 400 milioni di euro, con un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale.
Inoltre, Moncler è parte del Fashion Pact, una coalizione di aziende globali leader del settore della moda e tessile, che insieme a fornitori e distributori, si impegna a raggiungere obiettivi condivisi e focalizzati su tre aree principali: arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani e naturalmente le oche. - (PRIMAPRESS)