Londra: la Camera dei Lord blocca la vendita del Telegraph agli Emirati Arabi
- di RED-ROM
- in Informazione
(PRIMAPRESS) - LONDRA - La Camera dei Lord approvano la legge che bloccherebbe l'acquisizione del Daily Telegraph da parte degli Emirati Arabi Uniti. I pari, infatti hanno di fatto, impedito con un emendamento, il controllo da parte di stati stranieri sui giornali e sui periodici del Regno Unito.
I media giocano un ruolo cruciale nelle democrazie moderne: sono lo strumento principale che serva a informare, plasmare, condizionale quell’opinione pubblica che è l’architrave su cui si regge la sovranità popolare. Questa funzione è tanto più vitale quanto più i cittadini si affidano ai media per comprendere e interpretare gli eventi politici e sociali in una fase di grande cambiamento come quella che stiamo vivendo. La recente mossa del governo britannico di vietare la proprietà di giornali da parte di stati stranieri sottolinea l'importanza di preservare l'integrità dei media in una società democratica. La proposta di legge, che mira a bloccare l'acquisizione del Daily Telegraph da parte di un consorzio guidato dagli Emirati Arabi Uniti, riflette la preoccupazione che i valori promossi dai media, pur nel più amplio pluralismo, devono essere comunque allineati con lo stato di diritto e i principi della democrazia liberale.
Ma perchè il Telegraph è in vendita?
Il Daily e il Sunday Telegraph e lo Spectator, sono stati messi in vendita a giugno dopo il fallimento degli attuali proprietari, la famiglia Barclay, nel ripagare debiti di 1,15 miliardi di sterline al Lloyds Banking Group.
Il gruppo editoriale appartiene ai gemell banchieri Sir David e Sir Frederick Barclay che avevano pagato 665 milioni di sterline per superare le offerte dei rivali e assicurarsi la proprietà dei titoli nel 2004. Un calo delle vendite di carta stampata e una contrazione dei ricavi pubblicitari per i giornali in generale hanno ridotto il loro valore a un valore contabile. di 140 milioni di sterline negli ultimi risultati finanziari presentati dalla Barclays. David è morto, all'età di 86 anni, nel gennaio 2021 ma la famiglia ha continuato a controllare la pubblicazione fino a quando non è stata messa in vendita dai Lloyds. - (PRIMAPRESS)
I media giocano un ruolo cruciale nelle democrazie moderne: sono lo strumento principale che serva a informare, plasmare, condizionale quell’opinione pubblica che è l’architrave su cui si regge la sovranità popolare. Questa funzione è tanto più vitale quanto più i cittadini si affidano ai media per comprendere e interpretare gli eventi politici e sociali in una fase di grande cambiamento come quella che stiamo vivendo. La recente mossa del governo britannico di vietare la proprietà di giornali da parte di stati stranieri sottolinea l'importanza di preservare l'integrità dei media in una società democratica. La proposta di legge, che mira a bloccare l'acquisizione del Daily Telegraph da parte di un consorzio guidato dagli Emirati Arabi Uniti, riflette la preoccupazione che i valori promossi dai media, pur nel più amplio pluralismo, devono essere comunque allineati con lo stato di diritto e i principi della democrazia liberale.
Ma perchè il Telegraph è in vendita?
Il Daily e il Sunday Telegraph e lo Spectator, sono stati messi in vendita a giugno dopo il fallimento degli attuali proprietari, la famiglia Barclay, nel ripagare debiti di 1,15 miliardi di sterline al Lloyds Banking Group.
Il gruppo editoriale appartiene ai gemell banchieri Sir David e Sir Frederick Barclay che avevano pagato 665 milioni di sterline per superare le offerte dei rivali e assicurarsi la proprietà dei titoli nel 2004. Un calo delle vendite di carta stampata e una contrazione dei ricavi pubblicitari per i giornali in generale hanno ridotto il loro valore a un valore contabile. di 140 milioni di sterline negli ultimi risultati finanziari presentati dalla Barclays. David è morto, all'età di 86 anni, nel gennaio 2021 ma la famiglia ha continuato a controllare la pubblicazione fino a quando non è stata messa in vendita dai Lloyds. - (PRIMAPRESS)