Caro bollette: oggi in CdM con le misure della nota economica-finanziaria da 15 miliardi
- di RED-ROM
- in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - Oggi il Consiglio dei Ministri dovrà approvare la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza. Secondo alcune anticipazioni, tra le misure contenute nella nota, ci sarebbero almeno 15 miliardi di euro di aiuti destinati a famiglie ed imprese per fare fronte al caro bollette.
Il testo, ancora al vaglio del Mef per le ultime revisioni, avrebbe tenuto conto dello scenario macroeconomico che ha consigliato un criterio di grande prudenza su impostazione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Le stime contenute nel documento dovrebbero specificare, a quanto filtra, che gli anni più difficili per il caro bollette sono quello in corso ed il prossimo, il 2023, viste le oscillazioni del prezzo delle materie prime legate all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Il testo del DEF che arriverà in discussione a Palazzo Chigi: analizza le previsioni per il 2023 con il rapporto deficit/Pil al 4,5% e la crescita programmatica al +0,6%. La nota sarà la base per la prossima manovra di bilancio. Secondo le stime provvisorie dell'Istat nel terzo trimestre 2022 il Pil dell'Italia è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% in confronto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il governo dovrebbe destinare il 75% delle risorse a disposizione per aiuti contro il caro bollette. Il 25% invece dovrebbe essere distruibuita sui capitoli fisco e pensioni, a partire da flat tax e rivalutazioni. Palazzo Chigi punta a creare condizioni per favorire la competitività delle imprese ed il recupero del potere di acqusito dei cittadini.
Inoltre tra le altre misure, sarebbe allo studio un meccanismo per incentivare la permanenza al lavoro per gli over 63 con un sistema di sgravi contributivi a favore del lavoratore. Non sono previste nuove tassazioni. Ancora incerta la decisione sulla flat Tax che potrebbe essere di tipo progressivo. - (PRIMAPRESS)
Il testo, ancora al vaglio del Mef per le ultime revisioni, avrebbe tenuto conto dello scenario macroeconomico che ha consigliato un criterio di grande prudenza su impostazione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Le stime contenute nel documento dovrebbero specificare, a quanto filtra, che gli anni più difficili per il caro bollette sono quello in corso ed il prossimo, il 2023, viste le oscillazioni del prezzo delle materie prime legate all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Il testo del DEF che arriverà in discussione a Palazzo Chigi: analizza le previsioni per il 2023 con il rapporto deficit/Pil al 4,5% e la crescita programmatica al +0,6%. La nota sarà la base per la prossima manovra di bilancio. Secondo le stime provvisorie dell'Istat nel terzo trimestre 2022 il Pil dell'Italia è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% in confronto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il governo dovrebbe destinare il 75% delle risorse a disposizione per aiuti contro il caro bollette. Il 25% invece dovrebbe essere distruibuita sui capitoli fisco e pensioni, a partire da flat tax e rivalutazioni. Palazzo Chigi punta a creare condizioni per favorire la competitività delle imprese ed il recupero del potere di acqusito dei cittadini.
Inoltre tra le altre misure, sarebbe allo studio un meccanismo per incentivare la permanenza al lavoro per gli over 63 con un sistema di sgravi contributivi a favore del lavoratore. Non sono previste nuove tassazioni. Ancora incerta la decisione sulla flat Tax che potrebbe essere di tipo progressivo. - (PRIMAPRESS)