Autonomia differenziata, Calderoli (Affari Regionali): “Dopo i rilievi costituzionali si va avanti. Sarà una rivoluzione”
- di RED-ROM
- in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - La Consulta ha sancito che l'Autonomia è costituzionale, questa è una rivoluzione copernicana per il sistema italiano". Così il ministro per Affari regionali e Autonomie,Calderoli, dopo che la Corte costituzionale ha ritenuto illegittime alcune disposizioni della legge "La gran parte dei rilievi mossi possono essere agevolmente superati in fase di attuazione della legge, anche con il coinvolgimento del Parlamento, come richiesto dalla Corte",afferma Calderoli.
Di segno contrario l'opposizione che sottolinea: “La pronuncia della Corte costituzionale smaschera una riforma pericolosa, che a ragione abbiamo definito ‘Spacca-Italia’: così come è stata concepita, mina gravemente i principi fondamentali di unità e solidarietà della nostra Repubblica.” Lo dichiara il Senatore del Partito Democratico Marco Meloni, commentando la bocciatura della legge n. 86/2024 sull’autonomia differenziata da parte della Consulta. “La Corte ha ribadito che la devoluzione di competenze non è possibile senza garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la coesione sociale. Questa legge, con il suo linguaggio fumoso e i suoi criteri di delega inesistenti, non solo priva il Parlamento del suo ruolo costituzionale, ma aggira il confronto democratico, consegnando poteri decisionali al Governo in un modo che non è sostenibile per uno Stato di diritto”, continua il parlamentare dem. - (PRIMAPRESS)
Di segno contrario l'opposizione che sottolinea: “La pronuncia della Corte costituzionale smaschera una riforma pericolosa, che a ragione abbiamo definito ‘Spacca-Italia’: così come è stata concepita, mina gravemente i principi fondamentali di unità e solidarietà della nostra Repubblica.” Lo dichiara il Senatore del Partito Democratico Marco Meloni, commentando la bocciatura della legge n. 86/2024 sull’autonomia differenziata da parte della Consulta. “La Corte ha ribadito che la devoluzione di competenze non è possibile senza garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la coesione sociale. Questa legge, con il suo linguaggio fumoso e i suoi criteri di delega inesistenti, non solo priva il Parlamento del suo ruolo costituzionale, ma aggira il confronto democratico, consegnando poteri decisionali al Governo in un modo che non è sostenibile per uno Stato di diritto”, continua il parlamentare dem. - (PRIMAPRESS)