Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Energia: approvato dal CdM il decreto contro caro-bollette e nucleare di nuova generazione

  • di RED-ROM
  • in Italia
Energia: approvato dal CdM il decreto contro caro-bollette e nucleare di nuova generazione
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il decreto legge contro il caro-bollette è stato approvato oggi nel Consiglio dei ministri. Il Cdm ha approvato le "misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, di riduzione dell'onere fiscale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio". La premier Meloni, in un video pubblicato sui social, ha spiegato: "Oggi il governo ha stanziato 3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette. Siamo intervenuti per dare una risposta immediata alla necessità del momento, ma abbiamo anche deciso di guardare al futuro con scelte di lungo periodo, perché è questo quello che serve all'Italia, scelte coraggiose e strutturali. È l'impegno che abbiamo assunto con gli italiani ed è l'impegno che intendiamo rispettare". Oltre alle novità sulle bollette, via libera anche al disegno di legge delega al governo in materia di energia nucleare sostenibile.
I dettagli de decreto sono stati illustrati nella conferenza stampa del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e dell'Ambiente ed Energia, Pichetto Fratin. Giorgetti ha confermato che le misure del decreto bollette mobilitano complessivamente 3 miliardi, di cui 1,6 miliardi per le famiglie e 1,4 sul sistema imprese. "Le risorse vengono dalla Cassa servizi energetici e ambientali, il che evita di ricorrere a maggiore indebitamento e deficit". “Per quanto riguarda le misure più importanti, sicuramente la principale è questa estensione fino a 25.000 euro di Isee, di un contributo straordinario sul bonus, chiamiamolo sociale". Il ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha invece chiarito lo spirito del provvedmento che punta alla produzione di energia attraverso i nuovi moduli, lo smantellamento delle vecchie centrali, la gestione di rifiuti e combustibile esaurito, ricerca e sviluppo su energia da fusione, riorganizzazione competenze e funzioni. Per il ministro, “è una completa rottura rispetto alle esperienze precedenti: guardiamo a fusione e a fissione di nuova generazione con strumenti completamenti diversi rispetto alle grandi centrali”.
Con il nucleare di nuova generazione, insieme alle rinnovabili – ha spiegato Pichetto Fratin - saremo in grado di raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione, garantendo la piena sicurezza energetica del paese. Così l’Italia è pronta ad affrontare le sfide del futuro”.
L’obiettivo che si pone il provvedimento è raggiungere, con il contributo di questa innovativa fonte di energia, caratterizzata per essere “green”, programmabile e continua, i “target” di decarbonizzazione e sicurezza energetica, così come delineati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Il nuovo nucleare dovrà assicurare energia sufficiente a prezzi accessibili, con un contenimento dei costi energetici e il rafforzamento della competitività del sistema.
La delega prevede che il Governo adotti una serie di decreti legislativi, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, per disciplinare in maniera organica l’intero ciclo di vita della nuova energia sostenibile, attraverso la stesura di un Programma nazionale: dalla sperimentazione, localizzazione, costruzione ed esercizio dei nuovi moduli al tema della fabbricazione e riprocessamento del combustibile che sarà affrontato in una visione di economia circolare.
Si interverrà anche sulla disattivazione e smantellamento degli impianti esistenti, la gestione dei rifiuti e del combustibile esaurito, la ricerca, lo sviluppo e l’utilizzo dell’energia da fusione, la riorganizzazione di competenze e funzioni, anche con l’istituzione di una autorità indipendente per sicurezza, vigilanza e controllo. La delega servirà anche a prevedere strumenti formativi e informativi, formare nuovi tecnici e figure professionali del settore, individuare benefici per i territori interessati. - (PRIMAPRESS)