Riforma giustizia, l’ANM pronta ad uno sciopero: “Produrrà solo effetti negativi per i cittadini”
- di RED—ROM
- in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - L'Assemblea generale della magistratura che si è tenuta oggi con oltre 700 presenti, si prepara ad un pacchetto di scioperi contra la riforma della giustizia "esprime un giudizio fortemente negativo” perché “non è una riforma della giustizia, che non sarà né più veloce né più giusta, ma una riforma della magistratura che produrrà solo effetti negativi per i cittadini”. Lo scrive l'ANM in una nota sul sito web.
Diversi gli impegni condivisi contenuti nel documento. A partire “dall’immediata istituzione di un comitato operativo a difesa della Costituzione aperto all’avvocatura, all’università, alla società civile, indipendente da ogni ingerenza politica, anche in vista di una possibile consultazione referendaria, per far conoscere alla cittadinanza i pericoli derivanti dalla riforma”. Poi l’organizzazione di almeno una manifestazione nazionale subito dopo l’eventuale approvazione in prima lettura della proposta di riforma.
La mobilitazione culturale e sociale dell’Associazione sarà quindi rivolta allo svolgimento di iniziative su tutto il territorio, al confronto con le altre magistrature e al coinvolgimento delle istituzioni europee. Prevista poi una forma di “protesta e di sensibilizzazione da organizzare in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario”.
Infine resta sul campo l’indizione, in relazione all’iter parlamentare di discussione della riforma, “di una o più giornate di sciopero per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli della riforma”. - (PRIMAPRESS)
Diversi gli impegni condivisi contenuti nel documento. A partire “dall’immediata istituzione di un comitato operativo a difesa della Costituzione aperto all’avvocatura, all’università, alla società civile, indipendente da ogni ingerenza politica, anche in vista di una possibile consultazione referendaria, per far conoscere alla cittadinanza i pericoli derivanti dalla riforma”. Poi l’organizzazione di almeno una manifestazione nazionale subito dopo l’eventuale approvazione in prima lettura della proposta di riforma.
La mobilitazione culturale e sociale dell’Associazione sarà quindi rivolta allo svolgimento di iniziative su tutto il territorio, al confronto con le altre magistrature e al coinvolgimento delle istituzioni europee. Prevista poi una forma di “protesta e di sensibilizzazione da organizzare in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario”.
Infine resta sul campo l’indizione, in relazione all’iter parlamentare di discussione della riforma, “di una o più giornate di sciopero per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli della riforma”. - (PRIMAPRESS)