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Sanremo, i brani della seconda serata

(PRIMAPRESS) - SAN REMO - Si apre in grande stile la seconda serata del Festival di Sanremo 2013: Beppe Fiorello apre le danze con un sentito ed emozionante omaggio a Modugno. La moglie di Modugno assiste dal parterre all’esibizione di Beppe Fiorello a conclusione della quale l’attore accompagnato da Fabio Fazio, scende dal palco alla platea per restituire simbolicamente la giacca azzurra indossata, cimelio della famiglia Modugno. La bellezza israeliana di Bar Rafaeli incanta l’Ariston con l’eleganza e la grazia di una donna eterea e surreale: ormai sembra dimenticata la bellezza prepotente e volgare della farfallina di Belen. Una gag sufficientemente gradevole è l’espediente sfruttato da Fazio per introdurre la super Top Model: sembra che un’incredibile magia abbia trasformato la bionda Littizzetto in miniatura in una incantevole Madre Natura in azzurro. Lady Sanremo interviene a mettere chiarezza ristabilendo i ruoli ed impossessandosi della scena: “Bar, posso chiamarti chiosco? Quando fai l’aperitivo? Cosi I signori in sala fanno la fila! C’è anche il direttore Leone”. Ma analizziamo artisti e canzoni in gara:
- MODA: Bocciata: “Come l’acqua dentro il mare”, un pop travestito a volte da Rock che incornicia il discorso di un padre ad una figlia.  Promossa: “Se si potesse non morire”, toccante ballata nostalgica e sognante sull’esistenza anche se vagamente simile a “Non è l’inferno” (‘Se Si potesse non morire…’),   passa con il 61 per cento di voti, proclamato da Max Biagi ed Eleonora Pedron.
- Simone Cristicchi: Bocciata: “Mi manchi” è una delicata serenata in rima baciata giocata sulle cose che stanno bene insieme.  Promossa: “La prima volta che sono morto”, profondo viaggio nell’aldilà dove si incontrano Pertini e Pasolini passa con il 68 per cento di voti proclamato dalla tiratrice Jessica Rossi.
- Malika Ayane: Bocciata: ” Niente”, canzone raffinata ma noiosa. Promossa: ” E se poi” decisamente più orecchiabile, passa con 64 per cento proclamato da Neri Marcorè in veste di Alberto Angela.
- Almamegretta: Bocciato: ” Onda che vai”, ricca di atmosfere e  immagini di stelle e libertà. Promossa: “Mamma non lo sa”, con sonorità etnico tribali spiega che progresso non significa per forza felicità,  passa con il 62 per cento di voti proclamato da Filippa Lagerback
- Max Gazzè: Bocciato: “I tuoi maledettissimi impegni” narra le pene di un uomo innamorato trascurato da una donna in carriera (debole rispetto a “Il solito sesso”). Promosso: “Sotto Casa” dedicata ai venditori di fede porta a porta in un mix di massimi sistemi e luoghi comuni in perfetto stile Gazzè,  passa con il 77  per cento di voti proclamato dalle ragazze della squadra di scherma Elisa di Francisca, Arianna Errigo e Ilaria Salvadori.
-Annalisa Scarrone: Bocciata: “Non so Ballare” noiosa e scontata. Promossa: “Scintille” stile da musical, veloce e cabarettistica, passa con il 55 per cento di voti proclamato da  Carlo Cracco di Masterchef.
Segue un siparietto montato dalla Littizzetto sui bastoncini di pesce surgelati salva-vita per le dive e donne con poco tempo. La rivincita delle negate culinarie sul Masterchef di marmo ingaggiata dalla temeraria Littizzetto si interrompe prematuramente sul nascere per far spazio al SuperOspite, l’israeliano Asaf Avidan con “Reckoning Song”. Fazio chiede il bis di un’esibizione che già aveva faticato ad arrivare alla fine: il secondo ritornello è stata una forzatura sia per il pubblico che per la gola di Avidan.
- Elio e le Storie Tese: Bocciato: “Dannati Forever” spumeggiante elenco di chi merita l’inferno dagli onanisti ai comunisti,dai giornalisti agli esodati. Promossa: “La Canzone mononota” è un divertimento su una sola nota con citazioni stile Frank Zappa e un evidente presa in giro sui virtuosismi canori, passa con l’82 per cento proclamato da Roberto Giacobbo.
- Renzo Rubino  con “Il Postino-Amami Uomo” ha fatto tremare l’Ariston e venire i brividi anche al più bigotto moralista
- Il Cile con “Le parole non servono più” ha dimostrato invece di saperle usare benissimo, le parole. Podio o no,  è già  Arrivato.
- Irene Ghiotto con “Baciami” ha mostrato ottime capacità vocali ma pessimo look che svilisce qualunque sembianza di carisma.
- Blastema: “L’intima Ragione” dimostra una rara attitudine a sonorità underground e la band sembra avere la sicurezza di un’esibizione da club di città. Eliminazioni a brucia pelo: prevedibile l’uscita di Irene Ghiotto. Per niente scontata l’eliminazione de  il Cile, ma ha già la strada spianata per un futuro radiofonico. Passano Blastema e Renzo Rubino.
Si chiude la gara per questa sera, ma prosegue lo show della grande musica  all’Ariston con un’elegante finale sulle note di Modugno intonate da Beppe Fiorello, accompagnato da Fazio al microfono. - (PRIMAPRESS)