Giro delle Dolomiti: la formula longeva della bike week internazionale che ha chiuso l'edizione numero 44
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - BOLZANO - Al di là dei vincitori del 44° Giro delle Dolomiti, che ha visto chiudere la classifica dell’ultima tappa a cronometro di sabato scorso da San Cripriano a Carezza con l’ottimo risultato del vipitenese Thomas Gschnitzer e la bavarese Julia Jedelhauser, a meritare una medaglia è l’organizzazione di una delle più prestigiose settimane internazionali dedicate alle biciclette. Legittima la soddisfazione della presidente del giro Bettina Ravanelli che incassa, insieme alla sua organizzazione di Bike and More, il successo di una manifestazione che si avvia verso il mezzo secolo di attività senza aver perso smalto ma al contrario è riuscita a trovare la giusta sintesi tra un evento sportivo di grande appeal internazionale con una formula di “turismo active” per promuovere le valli dolomitiche patrimonio dell’Unesco.
Thomas Gschnitzer è stato il ciclista di riferimento nella prova a cronometro in montagna di 13,2 chilometri con un dislivello di 625 metri. Il trentasettenne vipitenese ha dettato il ritmo fin dalla partenza, ha poi incrementato il suo vantaggio e alla fine ha trionfato con un tempo di 28’12” minuti e una velocità media di 28,08 chilometri all’ora.
Sono stati più lenti, con una velocità media inferiore di poco più di un km/h, lo spagnolo Iraitz Goñi Diaz (+1’07”), il bolzanino Christian Dallago (+1’10”), l’olandese Abel van der Windt (+1’12”) e il sarentinese Eduard Rizzi (+1’16”).
Vincitrice femminile del 44° Giro delle Dolomiti è invece Julia Jedelhauser con un tempo di 35’41” l’atleta bavarese è stata sei secondi più veloce della bolzanina Francesca Sassani.
In terza posizione si è classificata la campionessa uscente Monika Dietl, che ha subito 1’28” dalla vincitrice. - (PRIMAPRESS)