Licenze cloud: l’evoluzione per uscire dalla dipendenza dei fornitori. Il convegno di Open Gate
- di RED-ROM
- in Tech
(PRIMAPRESS) - ROMA - Che si chiami 'Vendor block-in' o semplicemente 'prigionieri del fornitore' cambia poco perchè il rapporto di dipendenza che si instaura tra un cliente ed un fornitore si servizi digitali resta un nodo nelle licenze nel mercato del cloud. Si è tenuto presso Palazzo Ferrajoli di Piazza Colonna l’evento “Cloud senza barriere. L'interoperabilità delle licenze nel mercato del cloud” organizzato da Open Gate Italia in collaborazione con CISPE - Associazione di categoria per i fornitori di servizi cloud in Europa – e Assintel - Associazione nazionale di riferimento delle imprese ICT e Digitali di Confcommercio Imprese per l’Italia. Nel corso dell’incontro, rappresentanti istituzionali ed esperti del settore si sono confrontati sui temi relativi alle pratiche anti-competitive nel quadro dell'interoperabilità delle licenze software, in un contesto normativo in evoluzione.
L'obiettivo è stato quello di accrescere la consapevolezza sul fenomeno del lock-in, che crea una dipendenza economica impropria tra il cliente e il fornitore di servizi, rendendo difficile per il primo acquistare servizi simili da un altro fornitore a costi contenuti. Difficoltà che ha conseguenze negative per l'intera filiera e, soprattutto, per le PMI che faticano a contrastare tali pratiche.
I fornitori di servizi cloud giocano un ruolo importante nella digitalizzazione delle imprese e delle amministrazioni pubbliche. Dunque, per promuovere lo sviluppo dell’industria del cloud, è necessario prestare attenzione al software che accompagna il cloud, identificato come sua forza trainante. Tuttavia, alcune aziende di software legacy limitano la scelta dei servizi con termini di licenza ambigui, rischiando di ostacolare la trasformazione digitale delle imprese.
L'evento, durante il quale è stato presentato un documento che raccoglie contributi e riflessioni sul tema elaborati da autorevoli conoscitori dello stesso, è stato l’occasione per ragionare sui contorni normativi del mercato delle licenze e del cloud e le sue possibili evoluzioni, stabilendo le priorità per un mercato equo e trasparente. - (PRIMAPRESS)
L'obiettivo è stato quello di accrescere la consapevolezza sul fenomeno del lock-in, che crea una dipendenza economica impropria tra il cliente e il fornitore di servizi, rendendo difficile per il primo acquistare servizi simili da un altro fornitore a costi contenuti. Difficoltà che ha conseguenze negative per l'intera filiera e, soprattutto, per le PMI che faticano a contrastare tali pratiche.
I fornitori di servizi cloud giocano un ruolo importante nella digitalizzazione delle imprese e delle amministrazioni pubbliche. Dunque, per promuovere lo sviluppo dell’industria del cloud, è necessario prestare attenzione al software che accompagna il cloud, identificato come sua forza trainante. Tuttavia, alcune aziende di software legacy limitano la scelta dei servizi con termini di licenza ambigui, rischiando di ostacolare la trasformazione digitale delle imprese.
L'evento, durante il quale è stato presentato un documento che raccoglie contributi e riflessioni sul tema elaborati da autorevoli conoscitori dello stesso, è stato l’occasione per ragionare sui contorni normativi del mercato delle licenze e del cloud e le sue possibili evoluzioni, stabilendo le priorità per un mercato equo e trasparente. - (PRIMAPRESS)