Certificato verde digitale, si inizia a lavorare sulle regole: dati protetti e apertura a paesi terzi
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Gli ambasciatori presso l'UE hanno concordato oggi un mandato per i negoziati con il Parlamento europeo sulla proposta di un certificato verde digitale. Questo certificato faciliterà la circolazione sicura e libera durante la pandemia COVID-19 fornendo la prova che una persona è stata vaccinata contro COVID-19, ha ricevuto un risultato negativo del test o si è ripresa da COVID-19. "L'attuale situazione epidemiologica rimane motivo di grande preoccupazione, ma quando si guarda al futuro, abbiamo bisogno di soluzioni che funzionino in tutti gli Stati membri. Il certificato verde digitale arriva per facilitare la circolazione sicura e libera. È molto importante per i nostri cittadini, per le nostre società e per la ripresa delle nostre economie. Accolgo con favore questo primo passo. Dimostra che siamo pronti a impegnarci in modo costruttivo con il Parlamento europeo e la Commissione per continuare a muoverci rapidamente su queste proposte, al fine di avere il certificato e il sistema pienamente operativi quest'estate." António Costa - Primo Ministro del Portogallo Il quadro giuridico del certificato verde digitale è costituito da due proposte legislative. La prima riguarda i cittadini dell'UE e i membri delle loro famiglie e la seconda riguarda i cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro. Secondo queste proposte, sarà possibile utilizzare il certificato in tutti gli Stati membri dell'UE. Sarà introdotto anche in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Il certificato verde digitale sarà aperto anche a iniziative in corso di sviluppo a livello globale. Questi sono i principali emendamenti introdotti nei testi legislativi dal Consiglio: - Un riferimento al fatto che un Certificato Verde Digitale non è una precondizione per esercitare i diritti di libera circolazione e non è un documento di viaggio, al fine di sottolineare il principio di non discriminazione, in particolare nei confronti delle persone non vaccinate. - Un nuovo articolo sulla dimensione internazionale del Certificato verde digitale, che chiarisce il trattamento da riservare ai certificati rilasciati ai cittadini dell'Unione e ai loro familiari, nonché ai cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti / residenti vaccinati in paesi terzi. - Le disposizioni sulla protezione dei dati sono state rafforzate in tutto il testo del regolamento principale, in particolare sulla base del parere congiunto del Garante europeo della protezione dei dati e del Comitato europeo per la protezione dei dati. - Il testo include ora una disposizione transitoria per garantire che gli Stati membri possano continuare a utilizzare i sistemi attualmente in vigore per un breve periodo di sei settimane dopo l'entrata in vigore del regolamento principale e fino a quando il quadro del certificato verde digitale non sarà pienamente operativo territorio. - Il testo del progetto di regolamento contiene una disposizione che consente all'Irlanda e agli altri Stati membri di accettare reciprocamente i certificati rilasciati a cittadini di paesi terzi sulla base della reciprocità. - (PRIMAPRESS)