Lavoro: proposta legislativa Ue per bilanciare la parità di genere nelle società quotate
- di Paolo Silvestrelli
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - I ministri dell'Occupazione e degli affari sociali dell’Unione Europea, hanno raggiunto oggi un "approccio generale" sulla proposta di legislazione dell'UE per migliorare l'equilibrio di genere nelle società quotate per le figure apicali ma non esecutive. "L'accordo odierno in Consiglio è un passo importante. Chiedo un rapido avvio dei negoziati con il Parlamento europeo per giungere all'adozione definitiva di questa direttiva che consentirà di combattere il soffitto di vetro a cui le donne sono ancora troppo spesso confrontato nel mondo del lavoro”. Così la dichiarazione di Élisabeth Borne, ministro francese del Lavoro, dell'Occupazione e dell’Integrazione, nell’ambito della presidenza del semestre francese.
Questa direttiva mira a fissare un obiettivo quantitativo per la percentuale di membri del sesso sottorappresentato nei consigli di amministrazione delle società quotate. Le società dovrebbero pertanto mettere in atto misure per raggiungere l'obiettivo minimo, entro il 2027, del 40% dei membri del sesso sotto rappresentato per gli amministratori non esecutivi o del 33% per tutti i membri del loro consiglio di amministrazione. , una società sarebbe tenuta a nominare o eleggere amministratori applicando criteri chiari e inequivocabili formulati in termini neutri. Gli Stati membri dovranno inoltre garantire che, nella scelta tra candidati ugualmente qualificati in termini di capacità, capacità e prestazioni professionali, le aziende diano priorità al candidato del sesso sotto rappresentato. L'accordo odierno raggiunto tra i ministri degligli Stati membri apre la strada ai negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo in vista del raggiungimento di una posizione comune. - (PRIMAPRESS)